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=LA NUOVA LIBERAZIONE NAZIONALE DEL 4 DICEMBRE 2013= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Sabato 07 Dicembre 2013 12:46

Porcellum. Fine di una legge "fascistissima".  

Ma non è merito del Parlamento

di Prisco Piscitelli *

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porcellum1Sarebbe opportuno annoverare il 4 Dicembre 2013 tra le date importanti per la vita della nostra Repubblica Italiana, come il 2 Giugno e il 25 Aprile. Il paragone con la festa della liberazione e quella del cambio di regime non è del tutto azzardato, se si considerano le circostanze in cui è maturata la sentenza della Corte Costituzionale che pone fine alla legge elettorale con cui gli Italiani sono costretti ad eleggere il Parlamento da ben sette anni. Un parlamento di nominati dalle segreterie di partito (laddove ancora ne esistono) o peggio dal “leader maximo” o dal “padre-padrone” quando non dal “proprietario di partito” di turno (il tradizionale “uomo solo al comando” da cui credevamo di essere diventati immuni dopo le tragedie del ventennio fascista). All’alba della decisione dei giudici della Consulta,il Paese si sveglia finalmente LIBERATO da un giogo antidemocratico imposto da un sistema incapace di varare autentiche riforme che abbiano come fine il bene comune. 

Ai  magistrati della Corte – dimostratisi di ben diversa pasta rispetto alla corte di cortigiani di cui è stato riempito il Parlamento grazie a una legge elettorale pensata solo per reclutare vassalli (sotto il costante ricatto della ricandidatura) – va la massima gratitudine di tutto il popolo italiano, espropriato con la violenza del sopruso legalizzato di quella sovranità che gli è attribuita dall’articolo 1 della Costituzione e che recita semplicemente così: “La sovranità appartiene al popolo”. La sovranità appartiene al popolo: è bene che se lo ricordino i poco onorevoli (diciamo pure indecenti) rappresentanti in Parlamento che hanno votato una legge elettorale ribattezzata dal suo stesso proponente (sulla cui impresentabilità ciascuno è libero di giudicare) col nome di “Porcellum”.

Non c’è commento da fare: l’ignominia a cui ci hanno costretti a soggiacere per sette lunghi anni (per fortuna non per un ventennio) si commenta da sé. Appena entrata in vigore, fu chiara a tutti la beffa di questa legge truffa che prevedeva liste bloccate e formate da nominati. Una legge che non mirava affatto a dare rappresentanza al popolo ma che riempiva il Parlamento di servitori, di fatto vincolati a chi li aveva inseriti in elenco. Così, mentre la Costituzione della Repubblica non prevedeva vincolo di mandato tra eletti ed elettori, la cosiddetta legge “Porcellum” asserviva i parlamentari alle segreterie di partito (nel migliore dei casi), quando non di un solo uomo. Costituzionalità violata in modo lampante. D’altra parte ci sarà pure un motivo perché il “Porcellum” sia stato chiamato così. Nel mentre ci si congratula con la Corte Costituzionale, c’è da chiedersi legittimamente perché ci sia voluto tanto tempo per certificarne l’incostituzionalità e perché tanta sorpresa nel mondo politico dopo la sentenza del 4 Dicembre (segniamoci la data in rosso sul nostro ideale calendario della memoria). A dimostrazione della malafede di tutti, se ci fosse stato bisogno di conferme. A dimostrazione che a nessun esponente di partito passava neanche minimamente per la testa di arrivare al prossimo voto con una legge diversa, con buona pace del nostro ultra-ottuagenario Presidente della Repubblica - protagonista di una rielezione che non ha precedenti nella storia repubblicana e nella prassi costituzionale - che avrebbe voluto una nuova legge elettorale già un anno fa. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Persino il centro-sinistra, che da decenni si erge a unico difensore della “vera democrazia” ha fatto ben poco per cambiare pagina (parlano i fatti: sette anni di “Porcellum”), consapevole di non poter ottenere in altro modo una solida maggioranza parlamentare. Diciamoci la verità: la sinistra sa benissimo di non avere una maggioranza reale nel corpo elettorale di questo Paese. Sarà per questo che si è accomodata al traino del “Porcellum” per sette anni (è bene sottolinearlo, perché sette anni sono davvero lunghi, troppi per una legge elettorale incostituzionale).

Forse nessuno si è reso veramente conto che per sette anni siamo stati appena un gradino più su rispetto alle cosiddette (e a buon ragione) leggi “fascistissime” del 1925, quelle con cui Mussolini pose fine alla democrazia vietando qualsiasi lista elettorale che non fosse il “listone” fascista, un listone - per l’appunto - di candidati nominati dall’alto, tra i quali era però possibile all’elettore esprimere la propria preferenza (addirittura! In pratica è poco meno di quel che chiedeva Casini da tre anni!). L’unica differenza con le “leggi fascistissime” è che per sette anni gli italiani si sono trovati dinanzi non ad un unico listone ma a più listoni di nominati, tra i quali non era nemmeno possibile esprimere la propria preferenza. Se non una legge fascista, sicuramente una legge truffa, che ha contribuito ad esasperare quel sentimento di totale sfiducia nei partiti e nella classe politica, che qualcuno da bollato come “antipolitica”, ma che forse sarebbe meglio definire come“ultimo sussulto di vitalità” o “disperato tentativo di voler continuare a sopravvivere come democrazia” da parte di un corpo elettorale in rianimazione; qualcosa che si può paragonare all’istinto di conservazione che scatta quando siamo in pericolo di vita e moltiplica le nostre capacità di risposta per evitare in ogni modo la morte.

Un popolo disilluso, disincantato e deluso dal comportamento di tutti i partiti politici, che (per un motivo o per l’altro ma sempre e solo per pura convenienza) hanno tenuto in piedi questa legge elettorale indegna della nostra tradizione democratica e repubblicana. Tutto ciò, in un contesto di “federalismo regionalistico” varato con sommaria frettolosità e che ha creato 20 pancioni famelici, ventri molli e senza fondo capaci di spese folli (i vari “Batman” del Lazio, del Piemonte, dell’Emilia e della Campania sono punte di iceberg), che hanno contribuito in modo determinante al raddoppio del nostro debito pubblico rispetto a fine anni ’90.

L’avevano già fatta franca lo scorso anno, i nostri politicanti senza idee né visioni strategiche che si atteggiano a classe dirigente di questo Paese: la Consulta non aveva ammesso il referendum popolare per l’abolizione del “Porcellum”, vanificando lo sforzo di raccolta di oltre 1 milione di firme. Tanto sarebbe bastato a chiunque per capire che la prima cosa da calendarizzare da parte delle nuove Camere sarebbe dovuta essere la riforma della legge elettorale. Invece niente. A nove mesi dal voto di Febbraio ancora niente. Si continua a far finta di preparare bozze, incaricare commissioni… tanto per gettare fumo negli occhi agli italiani oramai allo stremo per la crisi economica. Non si era mai vista la disoccupazione giovanile al 40%. Solo dalla Puglia negli ultimi dieci anno sono emigrate 1 milione e 300 mila persone, di cui 250 mila giovani neolaureati. E quando emigra un milione e mezzo di persone non è più emigrazione: è un esodo di massa, solo meno disperato e condotto con mezzi più sicuri di quello dei migranti che raggiungono Lampedusa. Un esodo biblico!

Nel 2013 in Italia Meridionale i morti hanno superato il numero di nascite. Era accaduto solo altre due volte nella storia d’Italia: l’anno della tassa sul macinato durante il cosiddetto “brigantaggio” (una vera guerra civile) e l’anno dell’epidemia d’influenza spagnola dopo la prima guerra mondiale! Sono numeri da suicidio demografico che si commentano da soli! Nel frattempo, 55.000 (cinquantacinquemila) consigli di amministrazione finanziati dallo Stato nel nostro Paese (tra cui 107 Province, Camere di commercio, Enti di promozione e via di seguito) continuano ad ingoiare i soldi delle nostre tasse e accumulare privilegi: è qui che sono gli sprechi (altro che stipendi dei parlamentari!). Ma i nostri governanti hanno idea di quello che sta succedendo nel Paese reale? Dopo aver bruciato due intere generazioni di giovani italiani, hanno una pur minima visione strategica di futuro da proporre all’Italia? Non è possibile condannare all’estinzione un “popolo di poeti, di artisti e di eroi, di santi, navigatori e trasmigratori”...Ѐ ora che i cittadini si riapproprino della sovranità ad essi assegnata dalla Costituzione, attraverso le forme indicate dalla legge e in particolare con l’esercizio del diritto di libera associazione, per la ricerca di nuove forme di promozione disinteressata del bene comune fondate sulla competenza, sull’etica, sul “dono di sé” e sul radicamento nelle comunità locali. Il passaggio dalla Repubblica dei Partiti alla Repubblica dei Cittadini (fondata su scelte informate e consapevoli anziché sul clientelismo nepotistico o sulla demagogia) non è più differibile, se questo Paese vuole continuare ad esistere. L’abolizione del “Porcellum” è un primo passo. Ora tocca ai cittadini essere all’altezza della Costituzione.

 

*Laboratorio Federativo delle Reti Civiche della Puglia

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Ultimo aggiornamento Sabato 07 Dicembre 2013 13:21
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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