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=DISCUSSIONI. UNA SINISTRA NATA PICCOLO-BORGHESE= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Sabato 14 Dicembre 2013 23:17

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di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

Nel 1976 Mauro Bolognini filmava L’eredità Ferramonti, un film dedicato ai vinti (cioè alla sinistra!), un piccolo esercito di individui che si battono con la storia e ne rimangono sconfitti perché non hanno - come dice Dominique Sanda nel finale - dalla loro parte il mondo.

Allora, proverò a dimostrare perché non siamo riusciti mai ad avere dalla nostra parte il mondo! Cioè, bisogna pur capire perché siamo giunti a questa debacle, non è onesto far finta di nulla e, per quel che è peggio, restare all’infinito prigionieri di qualche tabù.

Come bene dice Andrea Micocci, la verità è che il marxismo italiano dai tempi di Labriola in poi è stato poco più di una strategia mirata300px-Georges Seurat - Un dimanche après-midi à lîle de la Grande Jatte a guadagnarsi la egemonia culturale nel Belpaese. E, aggiunge, che da noi si è spesso confuso idealismo di sinistra con marxismo. Ed a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico.

A conferma di ciò, tra l’altro, sta la politica del Pci verso i contadini e il mezzogiorno. Basta, al riguardo, fare riferimento alla cosiddetta politica delle alleanze (nel Sud) che vide il Pci fortemente propugnare qualsiasi tipo di alleanze, purché “antimonopolista”.

Dove erano i monopoli?

Mi tocca tornare a Micocci che giustamente sostiene che il Pci e i marxisti nostrani hanno lavorato a valorizzare al massimo le Istituzioni nelle quali detenevano la egemonia culturale (istituzioni che non hanno mai messo in discussione, come pure istituzioni borghesi)! Isolandosi così sempre più dal resto del mondo. Il Pci che del marxismo doveva essere nel nostro Paese l’espressione più compiuta, non ha provato nemmeno ad ipotizzare delle alternative a quelle istituzioni, alternative di chiara marca socialista. Inserendosi, rafforzandolo, in uno Stato ritenuto, ovviamente a torto come ebbe a scrivere a suo tempo Crisafulli, al di sopra delle classi secondo la lezione liberal-hegeliana, e non come il risultato della storica e concreta lotta di classe fra proletariato e borghesia, con quest’ultima vincente. Oggi ancor più di ieri. Divenendo, il Pci, di quello Stato uno dei difensori più convinti. Ricorrendo all’alibi del contesto internazionale.

dcUn sud che in breve volgere di tempo passò, grazie alla accorta politica di Fanfani (1954), armi e bagagli alla Dc che seppe così tesaurizzare al meglio le lotte alimentate dallo stesso Pci, proprio per la vaghezza delle proposte di quest’ultimo. Gramsci fu messo da parte per sempre e trionfò a tutto campo la politica del clientelismo di stampo liberaldemocristiano. Non solo.

Il grande concetto gramsciano di autonomia della politica fu totalmente dimenticato per fare poco alla volta posto alla cultura di impresa, diffusa dalle forze più conservatrici del nostro Paese. Conseguenza: il trionfo della economia e la sconfitta della politica.

Politica che da tempo in Italia non esiste più, e dove partiti e partitini, movimenti e associazioni di vario genere, liste personalizzate, altro non sono che la patetica parodia di un discorso politico forte ed autorevole (quando non sono solo passerella). Il nostro Paese è un guscio vuoto, abitato dal nulla!

Fare un serio dibattito su tale deriva è un preciso dovere morale e politico di chi ancora oggi si definisce comunista. Ed è giusto in tale vuoto (politico, morale, ideologico) che si è potentemente inserito il non-politico Berlusconi con tutte le conseguenze che conosciamo. Innescando fra l’altro una lotta di tutti contro tutti. Con il risultato che la lotta di classe nel nostro Paese è stata stravinta dal padronato.

Scrive Foa (Questo Novecento): “i comunisti invece erano allora sostenitori senza riserve del liberismo economico. Ricordo le loro conferenze dell’agosto ’45, la fermezza con cui Togliatti respinse ogni ipotesi di pianificazione”. Strano, perché nello stesso periodo in Inghilterra e in Francia si nazionalizzò in diverse direzioni. Da noi invece passò la politica della rinata Confindustria che ottenne proprio dal Pci e da Di Vittorio lo sblocco dei licenziamenti. E inoltre il Pci perse anche la battaglia fondamentale per il cambio della moneta (Gambino).

Tornando al Sud, il Pci fu tra i protagonisti della battaglia per la sua industrializzazione, che distrusse letteralmente il pascolo e l’agricoltura, con cattedrali nel deserto a capital intensive che assicurarono pochi posti di lavoro. E scrive Zitara: “il proletariato settentrionale combatte una sua battaglia dal corto respiro. Il proletariato settentrionale convive col capitalismo anche fisicamente e partecipa ai frutti della spoliazione che appunto il capitalismo italiano fa del sud… Il proletariato meridionale non ha ricevuto e non può ricevere che male da una simile impostazione della lotta di classe. Anzi, ciò è costato la sua impotenza e la sua evirazione politica di fronte a problemi gravissimi, primo fra tutti la emigrazione” (L’unità di Italia, pag. 161-162).

E nel Sud, si creò una situazione a dir poco paradossale che si sostanziò in uno scarto crescente fra le strutture produttive politiche e i rapidi processi di mutamento culturale indotti soprattutto fra i giovani meridionali dalla scolarizzazione di massa e dalla diffusione, distorta, di modelli di consumo di tipo nuovo. Perché tutto ciò? Perché, per come era avvenuto l’intervento pubblico nel Sud, voluto in tal modo anche dal Pci, sulle cui modalità sorvolo, si procurò certamente un benessere materiale e una sempre distorta diffusione dei consumi privati, pagati con la totale dissoluzione della legalità e delle regole che dovrebbero essere il fondamento indispensabile di una amministrazione bene indirizzata.

Che dire poi del compromesso storico, dell’appoggio ad Andreotti del ’76, che nominerà allora ben 47 sottosegretari? E della svolta dell’Eur in quegli anni ad opera di Lama? E la lotta ai consigli da parte della Cgil negli anni ’70?

E “mi sento più sicuro stando di qua, non appartenendo l’Italia al Patto di Varsavia” (è Berlinguer che parla con Pansa il 15guerra fredda giugno 1976). “C’è l’assoluta certezza che possiamo procedere lungo la via italiana al socialismo senza alcun condizionamento” (è sempre Berlinguer che parla). Bella marcia verso il socialismo.

Il Pci fu anche titubante di fronte al divorzio.

Scrive Crainz: “crescono a dismisura gli interventi di salvataggio delle P.S. Con l’avallo del P.C.I. E dei sindacati. Vengono forniti per questa via mezzi finanziari alle imprese ampliando anche la durata della cassa integrazione, senza verifiche, affidando la riconversione allo stesso titolare della impresa in crisi, favorendo accordi di basso livello fra imprenditori e sindacati.”, Il Paese mancato, pag. 429.

L’Egam di Mario Einaudi rileva più di cento società decotte nel 1976. Bella marcia verso il socialismo (le larghe intese di oggi vengono da tutto questo e altro).

Non è quindi un caso che il tutto sia finito con la effigie di Ingroia: nulla in comune col comunismo e con il marxismo. Quante vuote parole sulla unità dei comunisti. Non è vero?

Mi piace concludere con quanto ne Il Capitale scrive Marx e cioè che nel capitalismo la dinamica del mercato è il risultato di spinte e progetti concorrenziali posti in essere dai vari operatori, spinte e progetti che si elidono e si mediano a vicenda, producendo come sempre un risultato diverso dai progetti stessi. All’interno di questo gioco, circola per esempio una valanga di dollari, in grado di fare saltare qualunque mercato finanziario e qualunque politica governativa sgradita. Dove è la democrazia?

Alcune considerazioni di merito.

L’Iva è una tassa sui consumi, la pagano i lavoratori consumatori e non il profitto. Ed è regressiva nel senso che chi consuma tutto il suo basso reddito la pagherà in modo ben pesante; chi consuma, invece, solo l’undecimo di un reddito molto elevato, ed investe in nove decimi, sfuggirà ad essa. Se vi saranno investimenti si allargherà ancora di più la forbice produzione-consumo.banche

Uscire dall’euro: per svalutare ed incentivare le esportazioni. O in alternativa: unificare il debito pubblico dei Paesi membri della Ue; incaricare la Bce di comprare sul mercato primario i titoli del debito pubblico europeo che rimanessero invenduti alle aste; separare le banche di credito e risparmio da quelle di azzardo e speculazione.

Una precisazione.

Basti sapere che i membri del Bildelberg gestiscono le banche centrali e dunque possono a loro esclusivo piacimento stabilire i tassi di interesse, i livelli di emissione della moneta, il costo del denaro e quello dell’oro; e anche la quantità di prestiti da erogare ad un determinato Paese.

Ultimo aggiornamento Domenica 15 Dicembre 2013 01:01
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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