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=LA LINGUA MORTA DEL POTERE. MASSACRATI MA CON UN 'PROGETTO CONDIVISO' PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 14 Ottobre 2013 17:04

SACCOdi  Diego e Nicola Sacco

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La luce in fondo al tunnel”, “Serve un grande progetto condiviso”, “Uno sforzo da parte di tutti”, “Basta coi giochi al massacro”, “La stabilità (o patto di, o legge di )”, “Rassicurare i mercati”, “Lo spread”, “Mettere il territorio in sicurezza”, “Democrazia partecipata”.

Florilegio ricavato da kit e tic linguistici dell’archetipo politico parlante interscambiabile tra centrodestra, centrosinistra, presidenza della repubblica, presidenza del consiglio e ministeri vari. Basta imbastire un discorso provando, e variando ogni volta, tutte le possibili combinazioni delle espressioni sopra riportate, e si è di colpo, altra caduta in luogo comune, alti rappresentanti della Responsabilità, la quale, oltre che politica, non può che essere, va da sé, di governo. Nasce così il discorso di buonsenso prêt-à-porter: lo si può sfoderare ovunque, da Barbara D’Urso a Servizio Pubblico, e una figura di decorosa insipienza è sempre, bene o male, garantita.

Vediamo, in questo modo, la politica ridotta a una sua contrazione di frasi fatte, con ovvio scorno della Politica che si dovrebbe nutrire dell’esatto opposto di questa contrazione. Una lingua organizzata a stento in una misera griglia espressiva, vieppiù irrigidita, incapace d’un guizzo o colpo d’ala, occlusa, priva di intelligenza dialettica, assertiva del nulla, dunque bloccata e inutile, che risulta, a ben vedere, la lingua morta del Potere.

Si tratta di una questione di non poco momento, questa della lingua: utile, per chi la parla, a mettere in atto il contrario di quanto va predicando, e ormai anche estremamente utile per chi la subisce. Questi, oggi, infatti, non deve esitare (non dovrebbe più esitare) nel bollare come dannoso, per sé e per la collettività, tutto ciò che inalbera i vessilli della condivisione, della pacificazione, della responsabilità, della securizzazione dei conti nonché del territorio. Anche a costo di schierarsi momentaneamente e apparentemente contro tutto ciò che sarebbe più sensato sostenere e difendere (chi non vuole il risanamento dei conti, chi non sogna un ambiente migliore di questo, chi non desidera un benessere diffuso?), è auspicabile il formarsi di un sentimento e di un metodo di sistematica riprovazione d’ogni solfa presidenziale o ministeriale, d’ogni tiritera partitica di segretari, portavoce, capigruppo, candidati nelle primarie e varia umanità parlamentare restante.

L’inganno semantico è ormai di sistema e consiste nel procedere per poderose astrazioni enunciate col tono vagamente accettabile tipico del dicitore di idee ricevute (le più banali e scontate) nel momento stesso in cui si attuano le scelte più deteriori che a popolo di nazione sia dato di sperimentare.

Parlano di stabilità (patto di o legge di) e di luce in fondo al tunnel, ormai da tre anni, alludendo nei primi sei mesi dell’anno in corso a una fantomatica ripresa prevista negli ultimi tre, e puntualmente spostano la ripresa all’anno successivo. Puntualmente si è costretti a una revisione in senso peggiorativo delle stime del Pil, del Debito Pubblico e del Deficit. È un giochino astuto, ormai si capisce, per riprendere di lì a poco la consueta propaganda di governo e di governo di responsabilità, del quale è partecipe tutta la compagnia di giro. Intanto però l’Italia è ben murata nella sua crisi economica, sfondata nei conti pubblici, disgraziata e colpita da lutti per la totale assenza di giustizia sociale. In tutto ciò, la costituzionalizzazione dell’obbligo del pareggio di bilancio, compiutasi tramite uno spettacolo di obbedienza di massa come non si vedeva da parecchio, viene per giunta ignorata nel dibattito politico, taciuta nelle sue immani conseguenze da chi l’ha fermamente e unilateralmente voluta. Si preferisce continuare a cianciare di manovrine quando sarebbe necessaria, già a partire dal 2014, una manovrona e, più che altro, sarebbe necessaria un’operazione verità, a partire da subito, sullo stato dei conti pubblici e sulle azioni da intraprendere in rapporto agli obblighi verso l’UE, così come da loro fissati in costituzione. Tra l’altro, è proprio in questo ribaltamento tra diminutivo e accrescitivo del termine “manovra” che si può vedere all’opera il raggiro linguistico. Lo dice ormai la Costituzione che dal 2014 l’Italia deve inventarsi manovre finanziarie le cui entità siano utili al rientro del Debito di un ventesimo, su base annua, del totale dell’eccedenza rispetto a un rapporto Debito/Pil fissato al sessanta per cento. Il Debito/Pil italiano è oltre il 132%. Non è granché difficile, in questo caso, fare due conti e ricavarne che la manovrina, oltre ad essere un’idiozia contabile, e concettualmente una fandonia, finirà per configurarsi soprattutto come vero e proprio crimine.

A dimostrazione di quel che qui si sostiene, si invita a ricordare il tweet trionfalistico del Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel Luglio scorso, appena tre mesi fa, "Ce l'abbiamo fatta! Commissione Ue annuncia ora ok a più flessibilità per prossimi bilanci per paesi come Italia con conti in ordine. La serietà paga". Commentava così l’uscita del Paese dalla procedura d’infrazione europea grazie a un rapporto Deficit/Pil stimato, per il 2013, addirittura qualche punto sotto il tre per cento. Ciò che consentiva “deviazioni temporanee dagli obblighi di medio termine di pareggio di bilancio”; liberava, cioè, risorse per investimenti pubblici (ma solo quelli cofinanziati dall’UE) e, come tali, utili a rilanciare la crescita. Nel Documento di Economia e Finanza dello scorso Settembre, però, succede che il Governo parli di Deficit/Pil oltre il tre per cento. In sostanza, ammette lo sforamento e lo fa, dice Letta, per serietà. Naturalmente, la ripresa economica è però alle viste già nel 2014. Dove e come, la presidenza del consiglio riesca a dimostrare questa serietà, è un mistero glorioso (doloroso per i suoi concittadini). Da ultimo, straparla anche di aumenti di centinaia di euro nelle buste paga dei lavoratori, previsti sempre per l’anno prossimo. Quando si avvererà questa profezia, Presidente del Consiglio, ci faccia un tweet. Per ora c’è solo un regime assolutista che massacra di tasse i cittadini mentre si allarga spaventosamente il divario economico tra questi e i suoi ultraprivilegiati rappresentanti politici e non si fa, di contro, un solo passo in avanti nel miglioramento dei conti pubblici; per ora c’è, inoltre, tanta propaganda dell’assolutismo a favore di sé, e troppo spregiudicato cinismo in beffa agli italiani.

Intanto, il governo delle larghe intese, con lo sforzo da parte di tutti, evitando giochi al massacro per rassicurare i mercati, reggendo a contraccolpi di varia natura finzionale, riesce nell’eroica impresa di contenere lo spread. Noncurante del fatto che la correlazione tra spread e andamento economico resta sconfessata empiricamente, ovvero sbugiardata nei fatti: differenziale calmierato ed economia interna rasa al suolo. Le emanazioni di Napolitano, Monti e Letta, dopo aver scambiato (se per premeditazione o asineria, non ha nemmeno più molta importanza) una parte (lo spread) per il tutto (la politica economica), verranno ricordati solo come pessimi statisti, pessimi economisti, pessimi politici. Altrettanto si dica dell’Emanatore.

“Ma ce lo chiede l’Europa.”

Cosa ci chiede l’Europa? Qualcuno sa dirlo? E quale Europa? Non è forse sbagliata l’impostazione del ragionamento (parola grossa)? E quel chiedere, non suona forse come un imporre? Controdomandiamo ancora: ma l’Italia non è anch’essa Europa? Non è forse anch’essa partecipe e promotrice di un processo di unificazione iniziato decenni orsono? Non è forse presente, con suoi stimatissimi uomini, nelle istituzioni europee? E dunque, non è anche, e magari soprattutto, l’Italia che chiede o impone a se stessa ciò che, per ennesimo tranello semantico, si addebita all’Europa?

Ma ecco s’avanza la madre di tutte le frodi linguistiche: “Nel rispetto della Costituzione”. Frase fatta, luogo comune, guscio vuoto. Mal sopportata da tutti ma sempre pronta ad essere sventolata per ragioni di parte. Tale è l’ossequio verso la Carta che, dopo averla sconciata col fiscal compact (sconciando al contempo l’economia italiana), si intende ora modificarla proprio nel punto in cui, art. 138, una volta intaccato, ci si potrebbe incuneare per produrre uno squarcio lungo dall’articolo 1 alle norme transitorie. Il taglio sulla zampetta del coniglio da scuoiare.

Ma non c’è da meravigliarsi, è il medesimo rispetto che questa classe politica porta verso il popolo italiano.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 16 Ottobre 2013 16:24
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
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rivista: www.sudcritica.it

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