=art.18 dello Statuto dei lavoratori. Contro gli equilibri di sottoccupazione= |
Scritto da Redazione |
Lunedì 29 Settembre 2014 11:44 |
” La disoccupazione va sconfitta percorrendo vie diverse. Sono le vie che conducono all’incremento consistente della domanda effettiva (di beni di consumo e di beni di investimento). Oggi la domanda effettiva è ferma: non può l’offerta e la produzione di beni e di servizi espandersi senza che ci sia una richiesta adeguata ”
di Mino Magrone ________________ Sul “Corriere della sera” del 21 settembre scorso, Maurizio Ferrara ci spiegava perché il “sindacato ha torto” nel battersi a favore del mantenimento dell’art. 18 visto anche come elemento equilibratore della parte più debole del mercato del lavoro. Vi si legge: “le riforme vanno fatte osservando i problemi concreti della società e non i semafori dell’ideologia”. Appare più che chiaro che queste affermazioni possono essere, non senza ragione, ritorte contro l’editorialista del “Corriere”. Il quale, forse inconsapevolmente, non si avvede che il delicatissimo argomento del mercato del lavoro ha rappresentato e rappresenta ancora oggi (e chissà per quanti decenni ancora) un tema cruciale sia dell’economia pre-keynesiana (classica e neoclassica) sia di quella keynesiana e post-keynesiana. Mettiamo da parte i “semafori ideologici” (ai quali Ferrara non si sottrae!) e tentiamo di vedere perché il ritorno ad una visione teorico-pratica di tipo classico del mercato del lavoro non garantisce la piena occupazione dei lavoratori ma realizza equilibri di sottoccupazione. Ma prima di analizzare le diverse visioni del mercato del lavoro è opportuno dire velocemente in che cosa consistono l’art. 18 e la proposta di riforma del governo Renzi. L’art. 18 fa parte dello Statuto dei lavoratori approvato nel 1970. Disciplina i frequenti casi di licenziamento dei lavoratori senza giusta causa. E’ il giudice che può ordinare il “reintegro” del lavoratore licenziato oppure l’indennizzo. La norma è valida (è applicabile) solo alle aziende con più di 15 dipendenti. Allo scopo di oltrepassare l’art. 18 il governo ha presentato un emendamento al ddl sul lavoro che, non prevedendo più l’art. 18, stabilisce per tutti i lavoratori neoassunti l’introduzione in caso di licenziamento di indennizzi proporzionali all’anzianità del lavoratore. Dalla rapida descrizione dell’art. 18 e delle modifiche proposte, emerge con chiarezza che dal 1970 in Italia non è sopravvissuto un mercato del lavoro arcaico ed ingessato: si è potuto licenziare e si è licenziato frequentemente purché la causa provocante il licenziamento fosse giusta e non discriminatoria, politica, anti-sindacale o arbitraria e punitiva. Ora, per i nuovi assunti si vuole reintrodurre la libertà di licenziare anche senza giusta causa. E’ una conquista dei lavoratori che, con incredibile evidenza, i semafori ideologici della restaurazione consentono di mandare alle ortiche. Nel suo editoriale, Ferrara ci avverte che le riforme vanno fatte osservando i problemi concreti della società. Non c’è nulla di più astratto e tendenzialmente ideologico delle affermazioni sul mercato del lavoro sostenute dalla teoria economica classica e neoclassica oggi, a livello scientifico, meno dominante. In estrema sintesi gli economisti pre-keynesiani (classici) e post-keynesiani (neoclassici), a proposito del lavoro, danno questa centrale descrizione del suo funzionamento. Essi dicono che, in assenza di ostacoli, alla flessibilità dei salari (dovuti alla legislazione sociale o all’intervento dei sindacati) una economia di mercato è sempre in grado di assicurare spontaneamente la realizzazione del pieno impiego, cioè l’occupazione di tutti coloro che sono disposti a lavorare al salario reale vigente sul mercato salvo i lavoratori temporaneamente disoccupati per motivi “frizionali”. In definitiva essi sostengono che i disoccupati non volontari trovano sempre conveniente accettare o proporre riduzioni del saggio del salario monetario nel tentativo di ottenere un posto di lavoro. Sicché, continua così il loro ragionamento, la riduzione del salario monetario provoca per necessità la riduzione del salario reale e quindi l’aumento della domanda di lavoro e dell’occupazione fino all’equilibrio di pieno impiego. L’egemonia dell’economia politica classica, se si esclude la potente riflessione critica del marxismo, è durata essenzialmente fino al 1936 quando un economista di Cambridge, J.M. Keynes, pubblicò la “teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” che ebbe un’enorme risonanza e fu accolta come una vera rivoluzione della impostazione teorica pratica della economia politica. In generale il discorso keynesiano sui teorici classici dell’economia politica è fortemente critico e, a proposito del mercato del lavoro, Keynes è dell’avviso che essi siano o sembrino esperti di “geometria euclidea in un mondo non euclideo. Scoprendo che nella realtà linee rette, apparentemente parallele, spesso si incontrano, rimproverano le linee di non mantenersi rette quando, invece, non vi è altro rimedio che quello di abbandonare l’assioma delle parallele e sviluppare una geometria non euclidea”. Anche il mercato del lavoro è non euclideo e perciò è difficile se non impossibile che in esso si realizzi una diminuzione proporzionale e simultanea del salario monetario di tutti i lavoratori. Il saggio del salario monetario è relativamente rigido verso il basso anche in presenza di disoccupazione. Per cui l’assioma secondo il quale i lavoratori disoccupati involontari trovano conveniente accettare o proporre una riduzione del salario monetario deve essere abbandonato. Di conseguenza deve essere pure abbandonata la tesi che una economia concorrenziale raggiunge spontaneamente l’equilibrio di pieno impiego. Al contrario la rigidità verso il basso del salario monetario apre la concreta possibilità (come noi in questi giorni e mesi ed anni stiamo verificando) che l’economia rimanga in una situazione di disoccupazione, nonostante la disponibilità dei lavoratori disoccupati ad accettare una riduzione del salario. In conclusione, non è dando la libertà di licenziare senza giusta causa che si creano i presupposti della flessibilità verso il basso dei salari. I salari non scendono; sono rigidi verso il basso e, con ciò e perciò, inceppano tutto il meccanismo escogitato dalla economia classica per spiegare l’equilibrio di piena occupazione. La disoccupazione va sconfitta percorrendo vie diverse. Sono le vie che conducono all’incremento consistente della domanda effettiva (quella, cioè, sia di beni di consumo sia di beni di investimento). Oggi la domanda effettiva è ferma: non può l’offerta e la produzione di beni e di servizi espandersi senza che ci sia una richiesta adeguata. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto sconcertante che rispetto all’offerta di denaro (prestiti a tasso quasi zero) da parte della Bce alle banche europee, solo una parte molto piccola della massa di denaro messa a disposizione dalla Banca centrale europea è stata utilizzata dalle banche. Le quali avrebbero potuto godere della differenza molto forte tra il tasso passivo da corrispondere alla Bce e quello attivo da riscuotere dai loro mutuatari e clienti. Le banche, salvo rare eccezioni, sono state quasi ferme. Perché? Ma per la ragione che l’economia è ferma, e le banche pensano che la loro offerta di denaro non troverà richieste per investimenti con un qualche rendimento accettabile. Mario Draghi ha svolto bene il suo compito, ma non ha fatto i conti, come si suole dire, con il “cavallo che non beve più”. Ora, che di tanto in tanto beve ancora, è necessaria la forte crescita della domanda effettiva di beni di consumo più beni di investimento, un piano di grandi e piccole opere infrastrutturali con il necessario intervento anche dello Stato. Tutto ciò è ideologico? È tradire il rispetto della realtà sociale chiedere il mantenimento della possibilità del “reintegro” nel posto di lavoro del lavoratore licenziato senza giusta causa? Non è, invece, ostinatamente ottocentesco e ante 1936 sostenere che tutto si aggiusta in equilibrio purché i salari siano flessibili verso il basso? Ancora una breve riflessione sulla possibile lunga agonia della nostra economia. Il Censis segnala che la liquidità delle famiglie italiane è cresciuta di oltre 234 miliardi. Era di 975 nel 2007 (inizio della crisi) e di 1.209 miliardi di euro nel marzo di quest’anno. Il keynesiano “motivo precauzionale” fa preferire la liquidità ai possibili investimenti e al consumo immediato. Quest’ultima (la liquidità non investita né consumata) è un’altra grandezza economica che spinge ancora più in fondo il prodotto interno lordo del nostro paese e accentua ancora di più la differenza tra risparmio e investimento. La teoria generale del 1936 ne mise in luce tutte le negative implicazioni e dimostrò che le variazioni del tasso di interesse nulla o poco potevano fare per creare l’equilibrio tra offerta e domanda del risparmio. Non possiamo più attendere che il così detto mercato concorrenziale sviluppi le sue autonome forze endogene che conducano all’equilibrio di piena occupazione. Oggi viviamo drammaticamente “equilibri di sottoccupazione”. Non abbiamo più tempo perché “a lungo andare saremo tutti morti” come più volte ammonì l’ormai inascoltato economista di Cambridge. . |
Ultimo aggiornamento Martedì 30 Settembre 2014 09:26 |
Sudcritica Flash
==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le difficoltà ma anche le grandi opportunità dei produttori oleari che puntano all'innovazione e alla qualità, in Puglia come a Modugno.Investire nell'olivicoltura significa anche valorizzare il territorio e il tessuto sociale.
Ecco le sfide che affrontiamo noi giovani imprenditori agricoli.
[v.in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.
[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=di Tina Luciano.
Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
=DISCUSSIONI=
=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=
Serafino Pulcini/
Mino Magrone
”
_________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[in Sudcritica Modugno]
=POLITICA E CONSENSO=
=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=
”
se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,
bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico
”
di Tina Luciano
__________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=
Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.
=DISCUSSIONI=
=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=
”
Ilquadro
macroeconomico
dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee
”
di Mino Magrone
____________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=Incontro con Dino Banchino.
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=Incontro con Rosa Scardigno
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.
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=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=
”
Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare
un meccanismo consolidato c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".
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=I LUOGHI=
=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=
”
Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.
”
di Francesca Di Ciaula
______________
=DISCUSSIONI=
=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=
”
“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.
”
di Nicola Sacco
______________
=DISCUSSIONI=
=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=
”
Una modesta
frazione
di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa
”
di Mino Magrone
______________
=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=
”
Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
=DISCUSSIONI=
=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=
”
L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente
”
di Mino Magrone
_______________
Sudcritica Modugno
=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]=DISCUSSIONI=
=“La grande bellezza”?=
”
Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.
”
di Pippo De Liso
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=DISCUSSIONI=
=JOBS ACT, LAVORO
SENZA DIRITTI
E SENZA DIFESE=
”
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio
”
di Pippo De Liso
_______________
[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
=Per far ripartire l'Italia
non serve stravolgere
la Costituzione=
”
Proposta, da parte di un attivista
di Italia Giusta, di una piccola
guida pratica, aperta a suggerimenti,
per orientarsi tra i temi
di stretta attualità politica
”
di Nicola Sacco
_______________
[ Leggi tutto]
Sudcritica Modugno
=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it
=DISCUSSIONI=
L’arroganza
della Rai
”
In nessun altro
Paese europeo
si assiste al pagamento
di un canone obbligatorio
a fronte di una pubblicità
invadente e accentratrice
”
di Pippo De Liso
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=DISCUSSIONI=
Il documento
alternativo
"Il sindacato
è un'altra cosa"
per il XVII Congresso
della Cgil
di Pippo De Liso
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[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
Una sinistra
nata piccolo-borghese
di Franco Schettini
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“a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico”
Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.
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Contro la violenza sulle donne
MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITACasacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.
DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE
IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZADon Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.
cronache dall'interno
=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.
Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it