=TUTTI STRANIERI= |
Scritto da Redazione |
Domenica 23 Febbraio 2014 20:28 |
L’immigrazione clandestina che non è più reato ma lo sarà di Pippo De Liso ________________
Dal reato all’illecito amministrativo al reato Via libera all’emendamento del governo, presentato dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, che abroga il carattere penale del reato di immigrazione clandestina e lo trasforma in un illecito amministrativo. I sì sono stati 182, a Palazzo Madama, i no 16 e gli astenuti 7. Ecco il testo: “abrogare, trasformandolo in illecito amministrativo, il reato previsto dall’articolo 10 bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n 286, conservando rilievo penale alle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia”. Si abroga il reato ma si conserva il “rilievo penale delle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia”. Il “reato differito” Al di là del burocratese, Ferri ha dichiarato che "non è un passo indietro". Da un lato il reato di clandestinità è abrogato - ha spiegato in Aula al Senato - dall’altro è trasformato in illecito amministrativo. Ciò significa che “chi, per la prima volta" entra clandestinamente nel nostro Paese "non verrà sottoposto a procedimento penale, ma verrà espulso". Ma, se rientrasse, a quel punto "commetterebbe reato" (recidiva). Di fatto, hanno commentato i detrattori e tutti i seguaci del pugno di ferro contro l’immigrazione (e in Italia sono parecchi, stuzzicati dalla Lega Nord e da quel che rimane del Centrodestra), il differimento del reato alla recidiva crea una situazione di maggior favore per chi voglia approdare nel nostro Paese. Invece, non è vero niente. L’immigrato può optare per una espulsione volontaria o coatta secondo il comportamento che vuole tenere. Ma è prioritario che deve andarsene. Il servizio è rimesso apparentemente nelle sue mani e la rilevanza penale viene meno poiché, trattandosi di un soggetto senza liquidità e beni, la medesima è interpretabile subito come zelo applicativo e/o accanimento giuridico contro inerme. Proprio un capolavoro è venuto fuori dal governo Letta, sempre in bilico per non cadere, e adesso bello e defunto, un capolavoro di mancata volontà di osare, ingabbiata per lo più da tutti gli strascichi di una legge Bossi-Fini, ben lungi dall’essere ribaltata. Neanche per un attimo si può salutare questo emendamento come un passettino verso la direzione giusta? Il problema non è questo, e ci siamo già espressi in merito, il problema è che ben presto i fatti travolgeranno una legislazione inadeguata e anacronistica e faranno ancora più male. L’Italia è razzista? Che la strada dell’integrazione sia tutta in salita è dimostrata dalla seguente dichiarazione dell’ex ministro italo-congolese Cécile Kyenge: “L’Italia non è un Paese razzista, ha una cultura dell’accoglienza ben radicata, ma c’è una non conoscenza dell’altro, non si capisce che la diversità è una risorsa”. Molti passi avanti sono stati compiuti in materia di riconoscimento dei diritti dei richiedenti asilo. Tant’è vero, ma stiamo parlando di ambito europeo (i Paesi membri, Italia inclusa, sono rinserrati nelle loro prerogative e ogni volta che scoppia una sommossa, fa scuola quella nelle periferie di Parigi nel 2005, si dà priorità alla sicurezza e si dimentica tutto il resto), che la protezione internazionale è stata estesa a tutti i richiedenti, che è stato meglio formulato il concetto aggiuntivo di ‘protezione sussidiaria’, che la definizione di ‘familiari’ è più ampia ed è confortata da nuove procedure di tutela. Ma tutto ciò si scontra, inevitabilmente, con una serie di quadri normativi frammentati nei diversi ordinamenti interni, in un rispetto ambiguo per le specificità nazionali, in un continuo rimpallo nazionale /internazionale. Pertanto, i quattro nuovi atti del Parlamento europeo e del Consiglio, in tema di immigrazione e di mobilitazioni in territorio europeo, pubblicati il 29 giugno dell’anno scorso, meglio noti come Regolamento Dublino III, e destinati a sostituire il Regolamento Dublino II a partire da gennaio del corrente anno, rischiano di diventare come l’effetto luminoso di una lontana galassia. Chi decide è l’Europa Ma non è tutto. La rinnovata Agenda europea per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi (COM (2011)455 del 20 luglio 2011, Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni) restringe, a quanto pare, la sfera d’influenza dell’Unione: “Non è appannaggio dell’Unione europea delineare strategie di integrazione, ma può stabilire un quadro per il monitoraggio, la definizione di indicatori e lo scambio di buone pratiche, avvalendosi degli strumenti finanziari europei per incentivare il processo”. Insomma, è il lato oscuro, se vogliamo, del lavoro del giurista che, appunto, inquadra, indica, contestualizza e poi lascia le patate terrose sul campo. Salvo poi rivendicare un’egemonia legislativa sulle specificità nazionali: “L’integrazione è connessa a un quadro normativo e politico definito e coordinato a livello dell’Unione”. Sta di fatto che l’immigrato, il cittadino straniero, è sottoposto a continui adempimenti amministrativi, anche laddove tace il possibile illecito penale. Si discute da tanto tempo dello jus soli per i giovani nati in Italia, e si continuerà solo a discutere perché non è maturo nemmeno il percorso giuridico-istituzionale dei migranti regolari. E quest’ultimo, fra l’altro, deve confrontarsi quotidianamente con una serie di retrive politiche sociali e con gli standard della nazione ospitante; si parla di accesso ai servizi pubblici, al mercato del lavoro, all’istruzione, all’alloggio sociale, alle cure mediche e quant’altro. La precaria presenza legale dello straniero in Italia Insomma, attualmente, la presenza legale dello straniero è oberata da una precarietà temporale e amministrativa e nessuna rilevanza è attribuita alla durata della sua presenza in Italia, ad indici di integrazione, quali possono essere i legami familiari. E’ puramente ideale il peso che viene dato a questi aspetti ed è tirato in ballo solo nei convegni accademici a tema. Emblematica, sia pur nella sua semplicità, è la mostra “Partono i bastimenti”, incentrata sulle emigrazioni che hanno interessato l’Italia dagli ultimi decenni del 1800 fino alle soglie degli anni ’60, tenutasi a Bari nello scorso gennaio, nella Sala Murat di Piazza del Ferrarese. Premettiamo che Bari è tanto piena di problemi irrisolti che non può competere lontanamente, nel Sud, in termini propositivi, neppure con la disassata e contrastata Napoli. Bene, la mostra, organizzata dalla Fondazione Roma Mediterraneo e dal Comune di Bari, avente finalità didattiche nazional-popolari, ha avuto il merito di evidenziare che le migliaia di italiani in partenza per gli Stati Uniti, per il Brasile o il Canada, lasciarono tracce nei Paesi ospitanti e molti di essi si distinsero in svariati campi (soprattutto i discendenti), quasi a scrivere una storia nella storia. Se gli emigrati, come ha scritto Franco Nicotra, curatore della mostra, “si associarono per sentirsi, in qualche modo, sempre vicini all’Italia, sia pure con un comprensibile sentimento di amore-odio”, gli attuali immigrati, che si sono lasciati alle spalle, per lo più, terre con rovine fumanti, concentrano i loro sentimenti di ripulsa proprio verso i Paesi ospitanti che moltiplicano i loro disagi e li trattano a volte come bestie. Ciò che vogliamo dire è che immigrazione ed emigrazione sono due facce della stessa medaglia e fanno capo alla miseria, alle sperequazioni sociali, ad una politica cieca e distruttiva. E poi non si capisce perché la storia, la memoria, anche in una città a scarsa vocazione culturale come Bari, debba essere intesa solo in una sorta di plateale inconcludenza, mista ad un atteggiamento di affettazione. Sotto questo aspetto, è attualissima la lezione di Nietzsche nella seconda delle “Considerazioni Inattuali”, cioè “Sull’utilità e il danno della storia per la vita”. Il grande pensatore tedesco era dell’avviso che ‘ingozzarsi’ di storia e di sapere storico senza che questo abbia riflessi nella vita è dannoso e oltraggioso al tempo stesso: “Questo sapere sulla cultura viene instillato o inculcato al giovane come sapere storico; ciò significa che la sua mente viene riempita di un’enorme quantità di concetti che sono ricavati dalla conoscenza, massimamente mediata, dei tempi e dei popoli passati, non dall’intuizione immediata della vita”. Ciò che è vero, è vero sotto ogni latitudine, trova nella storia una conferma, ma va attentamente perseguito. Il contributo che gli immigrati possono offrire e stanno offrendo all’Italia è pari a quello che la “Little Italy” elargì agli Stati Uniti tanti anni fa. Extracomunitari, comunitari e frontalieri: verso un comune destino. Comincia la Svizzera Un’ultima parola vogliamo spenderla sul referendum sull’immigrazione che si è tenuto in Svizzera il 9 febbraio scorso. I cittadini svizzeri hanno approvato con una percentuale del 50,3% dei votanti (uno scarto di meno di 20 mila schede) una consultazione promossa dal partito di destra ed antieuropeista dell’Unione Democratica di Centro (Udc/svp) ed intitolata, significativamente “Contro l’immigrazione di massa”. De facto, hanno deciso di introdurre un tetto massimo annuale di immigrati, sia extracomunitari sia provenienti dai Paesi europei. La quota include anche i frontalieri, cioè quei lavoratori – soprattutto italiani – che ogni mattina si alzano per andare a lavorare in territorio elvetico. Domanda: se lo stesso referendum fosse proposto in Italia (e l’ipotesi non è remota, un po’ per il vento fetido di conservatorismo che sta invadendo l’Europa, un po’ per la politica ballerina di cui si fa scorpacciata nel nostro Paese), gli italiani cosa risponderebbero? Con tutta probabilità, una percentuale a doppia cifra voterebbe sì per limitare l’ingresso anche dei cittadini comunitari. Con buona pace dei sogni di gloria dell’Europa e della millantata omogeneità di vedute tra gli Stati membri. All’orizzonte l’uomo della Provvidenza Questo significa almeno due cose: che gli italiani stanno maturando un atteggiamento difensivo nei confronti dell’Unione europea; che gli italiani sono pronti a decidere su singole questioni, anche slegandosi da influenze politiche, perché percepiscono che un Paese come l’Italia, incapace di difendere persino i propri concittadini all’estero (i due marò Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, in India, non potranno che rattristarsi di fronte all’ennesimo passaggio di consegne al Ministero degli Esteri, non più retto da Emma Bonino), non ha una posizione chiara sui flussi di immigrati, non lotta sul piano internazionale e non apporta alcun contributo per la soluzione dei conflitti nelle zone di guerra. Avvertiva già tanti anni fa un intellettuale scomparso troppo presto (Piero Gobetti): “Soltanto da una preparazione di costumi e di forme non provinciali potrà scaturire un movimento libertario che viva di responsabilità economica e di iniziative popolari”. Altrimenti, il destino sarà sempre quello di seguire un improbabile uomo della provvidenza o un pifferaio di mestiere (oggi si chiama Matteo Renzi). . |
Ultimo aggiornamento Domenica 23 Febbraio 2014 20:59 |
Sudcritica Flash
==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le difficoltà ma anche le grandi opportunità dei produttori oleari che puntano all'innovazione e alla qualità, in Puglia come a Modugno.Investire nell'olivicoltura significa anche valorizzare il territorio e il tessuto sociale.
Ecco le sfide che affrontiamo noi giovani imprenditori agricoli.
[v.in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.
[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=di Tina Luciano.
Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
=DISCUSSIONI=
=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=
Serafino Pulcini/
Mino Magrone
”
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[in Sudcritica Modugno]
=POLITICA E CONSENSO=
=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=
”
se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,
bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico
”
di Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=
Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.
=DISCUSSIONI=
=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=
”
Ilquadro
macroeconomico
dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee
”
di Mino Magrone
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=Incontro con Dino Banchino.
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=Incontro con Rosa Scardigno
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.
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=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=
”
Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare
un meccanismo consolidato c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".
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=I LUOGHI=
=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=
”
Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.
”
di Francesca Di Ciaula
______________
=DISCUSSIONI=
=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=
”
“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.
”
di Nicola Sacco
______________
=DISCUSSIONI=
=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=
”
Una modesta
frazione
di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa
”
di Mino Magrone
______________
=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=
”
Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
=DISCUSSIONI=
=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=
”
L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente
”
di Mino Magrone
_______________
Sudcritica Modugno
=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]=DISCUSSIONI=
=“La grande bellezza”?=
”
Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.
”
di Pippo De Liso
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=DISCUSSIONI=
=JOBS ACT, LAVORO
SENZA DIRITTI
E SENZA DIFESE=
”
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio
”
di Pippo De Liso
_______________
[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
=Per far ripartire l'Italia
non serve stravolgere
la Costituzione=
”
Proposta, da parte di un attivista
di Italia Giusta, di una piccola
guida pratica, aperta a suggerimenti,
per orientarsi tra i temi
di stretta attualità politica
”
di Nicola Sacco
_______________
[ Leggi tutto]
Sudcritica Modugno
=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it
=DISCUSSIONI=
L’arroganza
della Rai
”
In nessun altro
Paese europeo
si assiste al pagamento
di un canone obbligatorio
a fronte di una pubblicità
invadente e accentratrice
”
di Pippo De Liso
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[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
Il documento
alternativo
"Il sindacato
è un'altra cosa"
per il XVII Congresso
della Cgil
di Pippo De Liso
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[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
Una sinistra
nata piccolo-borghese
di Franco Schettini
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“a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico”
Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.
[ Leggi tutto]
Contro la violenza sulle donne
MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITACasacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.
DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE
IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZADon Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.
cronache dall'interno
=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.
Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it