=CON O SENZA DIGNITÀ?= |
Scritto da Redazione |
Martedì 22 Luglio 2014 16:34 |
”Finalmente liberi di essere loro stessi ” di Redazione Sudcritica _____________________
La questione dell’elettrodotto del quartiere Cecilia, come si sa, è assai grave e per risolverla il sindaco Nicola Magrone si è mosso sin dal primo giorno del suo incarico raggiungendo il 10 aprile 2014 un accordo con l’assessore regionale ai trasporti, Giovanni Giannini, Ferrovie dello Stato e Ferrotramviaria spa che prevede l’interramento dell’elettrodotto con finanziamenti che deve fornire la Regione Puglia. L’auspicio è che, dopo decine di anni, la questione elettrodotto – con questo accordo – si possa risolvere. Se oggi fosse possibile risolvere il problema senza l’aiuto dei finanziamenti della Regione l’amministrazione Magrone l’avrebbe già risolto: purtroppo non sono questi i tempi; d’altro canto, il Comune di Modugno per quest’opera oggi non può attingere a finanziamenti diversi. E che la strada intrapresa per liberare finalmente i cittadini sia quella giusta lo ha ribadito anche oggi l’assessore regionale Giannini intervistato sulla questione dell'interramento dell'elettrodotto a Modugno, nel quartiere Cecilia.
L’assessore regionale ai trasporti, Giovanni Giannini, sulla questione dell'interramento dell'elettrodotto a Modugno, nel quartiere Cecilia (luglio 2014). “Ho incontrato il sindaco mesi fa e – spiega l’assessore Gianni Giannini - come già detto stiamo provvedendo perché nella prossima programmazione 2014-2020 questo problema venga risolto con l’interramento. L’opzione migliore? Il completamento della metropolitana è opera strategica ed è evidente che inserita in quel progetto c’è garanzia che l'opera – interramento elettrodotto - si realizzi. Se pensiamo poi che l'interramento è preliminare rispetto alla realizzazione dell’opera – metropolitana - abbiamo chiuso il quadro”. Questo lo stato dell’arte a parola dell’assessore Giannini cui va il plauso di aver ascoltato il Comune di Modugno ed essersi impegnato nel portare avanti l’accordo raggiunto con l’amministrazione comunale. Questa la verità dei fatti … Ma il Coordinamento di Adesso Modugno con Dignità e il Gruppo Consigliare, con la "condivisione" dei consiglieri comunali Massimo Angiulli e Lorenzo Gianvecchio ecco che cosa dicono: “Ci hanno tacciati di essere esponenti del partito del mattone, scilipoti di paese, cementificatori e altro ancora […] Per il quartiere Cecilia ci siamo occupati dell’interramento dell’elettrodotto ad alta tensione e abbiamo scoperto che dietro le roboanti affermazioni del sindaco c’era il vuoto assoluto”. Ebbene ribadiamo prima di rispolverare la storia che se oggi fosse possibile risolvere il problema senza l’aiuto dei finanziamenti della Regione l’amministrazione Magrone l’avrebbe già risolto: purtroppo non sono questi i tempi; d’altro canto, il Comune di Modugno per quest’opera oggi non può attingere a finanziamenti diversi. Oggi. Ma non è stato sempre così. Nel 2007 il consiglio comunale ebbe l’occasione di attingere a finanziamenti straordinari che avrebbero consentito di interrare l’elettrodotto e non lo fece: i fondi erano quelli del bando di gara regionale PIRP (Programma Integrato di Riqualificazione Periferie) - quartiere Cecilia; il sindaco Rana dichiarò espressamente che sarebbero stati destinati all’interramento dell’elettrodotto. Come finì? Così. Il bando Pirp Cecilia scadeva il 15 maggio 2007: per deliberare su di esso il Consiglio Comunale di Modugno fu convocato in extremis: il 14 maggio. La seduta del consiglio comunale non si tenne per mancanza del numero legale. Il solito sciocco gioco dell’’entra ed esci’ dall’aula che anche in questa consiliatura amano talvolta fare opposizione e ‘dissidenti’ della ex maggioranza.
Definito l'accordo tra Rfi e Ferrotramviaria per l'interramento dell'eletrodotto che attraversa il quartiere Cecilia, a Modugno. La rimozione dei tralicci dell'alta tensione è parte integrante del progetto di realizzazione del nuovo tratto della metropolitana Bari-S.Paolo-Cecilia, ma pur essendo prevista da una convenzione del 2007, non è stata mai portata a termine.
Negli ultimi tempi la necessità di eliminare l'elettrodotto è stata anche al centro anche di una petizione promossa dalle mamme dal quartiere. Oggi, grazie alle reiterate richieste del sindaco di Modugno, Nicola Magrone, l'accordo è stato finalmente definito nel corso di un tavolo tecnico convocato dalla Regione, al quale hanno preso parte le aziende interessate.
"È ormai improcrastinabile la necessità di dare risposte certe ai cittadini del quartiere Cecilia che da anni aspettano la soluzione al problema della loro difficile convivenza con tralicci e cavi ad alta tensione che attraversano in pieno il centro abitato. È giunto quindi il momento di dare attuazione al protocollo d’intesa con il quale le due società ferroviarie e la Regione si impegnarono, nel 2007, all’eliminazione dei tralicci", ha commentato il primo cittadino di Modugno, che si è anche detto fiducioso "nel leale adempimento, da parte degli enti coinvolti, dell’impegno assunto e ribadito oggi in termini più ampi".
L'accordo concluso lo scorso 10 aprile al tavolo della Regione presenta anche una novità rispetto all'intesa del 2007. "Oggetto di interramento - spiega una nota del Comune di Modugno - sarà non soltanto il tratto di elettrodotto che passa tra i caseggiati del quartiere Cecilia (poco più di un chilometro) bensì tutta la linea che corre dalla stazione intermedia Cecilia alla sottostazione di Bari Parco Nord; complessivamente, dunque, circa sei chilometri". "RFI - chiarisce ancora la nota - si occuperà del progetto di interramento, Ferrotramviaria della sua esecuzione, l’assessore regionale Giannini individuerà i fondi tra risorse europee e/o statali".
Il Comune di Modugno sollecita la Regione Puglia all'individuazione, nella programmazione dei fondi Fesr 2014-2020, delle risorse necessarie al finanziamento dell'interramento dell'elettrodotto nel quartiere Cecilia di Modugno, opera prevista nell'ambito del completamento della tratta ferroviaria metropolitana Bari Centrale - S. Paolo.
L'interramento dell'elettrodotto è previsto che proceda di pari passo con i lavori di completamento del prolungamento della Ferrovia Metropolitana Bari Centrale - Quartiere San Paolo anche perché la linea ad alta tensione interferisce con la tratta ferroviaria nell'area del quartiere Cecilia, rione del comune di Modugno confinante col quartiere San Paolo di Bari.
I lavori complessivi sono stati ripartiti in due lotti, il primo dei quali è stato interamente finanziato (con fondi statali e Fesr), mentre il secondo lotto - quello che attraversa il territorio di Modugno col conseguente interramento dell'elettrodotto - è finanziato solo per il 60%, con fondi garantiti dal governo tramite il Cipe, mentre il restante 40% è ancora da reperire. Di qui, la richiesta di Magrone alla Regione Puglia di provvedere al finanziamento totale del secondo lotto dei lavori. "Va evidenziato - scrive tra l'altro a Giannini il sindaco Nicola Magrone - che prolungamento ferroviario e interramento dell'elettrodotto sono contestuali, parti di un progetto unitario, cioè elementi di un'unica infrastruttura. La realizzazione della quale, è bene ricordarlo, genererà un notevole potenziale di sviluppo e di crescita del tessuto urbano. Ad ogni modo, vogliamo che sia chiaro, nel momento in cui si andranno a vincolare stanziamenti, che l'interramento dell'elettrodotto fa tutt'uno con il progetto di collegamento ferroviario". La sollecitazione di Magrone torna a sottoporre all'attenzione della Regione Puglia la centralità della questione "interramento elettrodotto", che nel 2007 in un Protocollo di intesa la Regione Puglia s'impegnò a realizzare: Magrone sottolinea dunque la necessità che la Regione oggi si attivi per fornire risposte concrete ai cittadini che da anni aspettano la soluzione al problema della loro difficile convivenza con l'elettrodotto. https://www.facebook.com/download/331431660347467/documento%20finale.pdf
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 23 Luglio 2014 00:48 |