=IL 31 OTTOBRE 2002 DI S.GIULIANO DI PUGLIA= Stampa
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Scritto da Redazione   
Lunedì 30 Ottobre 2017 23:32

san giulianoAlle 11.32.59 del 31 ottobre di 15 anni fa, nel piccolo centro molisano di San Giuliano di Puglia (1.050 abitanti circa), un’ala dell'edificio scolastico “Francesco Iovine” - che comprendeva scuola materna, elementare e media - crollò sulla parte sottostante: sotto le macerie rimasero intrappolati 58 bambini, 4 insegnanti e 2 bidelle. La scossa - durata 60 secondi e con una magnitudo di 5,4 gradi della scala Richter - fu avvertita nitidamente nel basso Molise e in aree limitrofe.

La scuola subì l’unico crollo avvenuto durante quel terremoto: vi morirono 26 bambini e la maestra Carmela Ciniglio; un altro bambino morì un mese dopo nell’ospedale “Bambin Gesù” di Roma, dov’era stato ricoverato. Sempre a San Giuliano, durante il terremoto, morirono anche altre due persone in circostanze diverse.

Nel crollo, una classe intera, quella dei piccolini di prima elementare, quasi tutti nati nel 1996, venne spazzata via.

Vogliamo ricordarli uno per uno, i bambini morti in quella “scuola assassina”: Luca Jacurto, 6 anni. Morena Morelli, 6 anni. Valentina Picanza, 6 anni. Raffaele Picanza, 6 anni. Paolo Romano Jacurto, 6 anni. Antonella Borrelli, 6 anni. Maria Colantuono, 6 anni. Michela Buonaugurio, 6 anni. Valentina Ianiri, 6 anni. Martina Vassalli, 7 anni. Giovanna Ritucci, 7 anni. Maria Di Renzo, 7 anni. Luigi Petacciato, 7 anni. Maria Celeste Picanza, 8 anni. Sergio Di Cera, 8 anni. Antonio Astore, 8 anni. Antonio Di Renzo, 8 anni. Luigi Occhionero, 8 anni. Gianni Nardelli, 9 anni. I gemellini Gianmaria e Luca Riggio, 9 anni. Melissa De Lisio, 9 anni, Lorenzo Francari, 10 anni. Giovanna Nardelli, 10 anni. Costanza Ferrecchia, 10 anni. Domenico La Fratta, 10 anni. Umberto Visconti, 9 anni.

Le indagini giudiziarie sulle morti nella scuola, portate a compimento dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino, Nicola Magrone, e sfociate in un processo, hanno stabilito che il crollo era stato determinato da responsabilità umane: costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell'epoca sono stati definitivamente condannati dalla Corte di Cassazione tra il 2010 e il 2012. «Volevamo giustizia e verità - disse Antonio Morelli, portavoce dei genitori delle piccole vittime, commentando la sentenza della Cassazione del 2012 - e l'abbiamo avuta».

“Il problema fu che si tentò di far passare quel terremoto come devastante. Più grande il terremoto, più grande la ricostruzione. [...] mi permisi, allora, di segnalare che sul processo incombeva un “partito della ricostruzione”, scatenando così le ire e le suscettibilità di quanti dalla ricostruzione dilatata e senza regole si attendevano un futuro luminoso; per loro. Il terremoto non fu quello che si voleva rappresentare; colpì un cratere ben definito in un grappolo di paesi attorno a San Giuliano. Anche le parole, però, si dilatarono e il “cratere” divenne area quasi coincidente con tutto il Molise ed oltre. C’è voluta una vera e propria battaglia giudiziaria per approdare alla verità storica degli accadimenti: la scuola non crollo “a causa del terremoto” ma “in occasione del terremoto”; crollò per cause sue strutturali al primo insulto delle scosse. Oggi è questa anche la verità giudiziaria” (Nicola Magrone, intervista rilasciata nel 2012 a Michele Mignogna).

Magrone, nella sua requisitoria nell'aula del processo di primo grado, sottolineò che la vicenda della scuola di San Giuliano rappresenta «il massimo esempio dell'Italia peggiore, quella delle violazioni, del sistematico calpestamento delle leggi e delle normative». «Se è vero - disse - che il sisma del 31 ottobre 2002 fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che, se le norme fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l'istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio. Nel resto del paese ci furono crolli e danni anche gravi a case e palazzine, ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi».

Ricordiamo qui, ancora una volta, la tragica vicenda di San Giuliano di Puglia così come è stata ricostruita in un'inchiesta del 2007 di Caterina Stagno e Silvia Tortora, Gli Angeli di San Giuliano, per “La Storia siamo noi” (Rai Edu). La si può vedere a questo link

Gli Angeli di San Giuliano - La terra trema

Uno specialissimo saluto lo dedichiamo, anche oggi, a Pompeo Barbieri, un piccolino estratto vivo dalle macerie e rimasto per lungo tempo tra la vita e la morte. Oggi ha 23 anni, è pieno di coraggio e di energia positiva: è campione di nuoto paralimpico e si prepara con rigore e serietà alle Olimpiadi di Tokio del 2020. Oggi, come ogni anno, rendiamo onore a lui e alla sua famiglia, per quel che Pompeo è, con tutta la sua bellezza e la sua forza. A questo link, un servizio dedicato a lui dalla trasmissione Rai "Dribbling" (è visibile dal minuto 11.46).

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Ultimo aggiornamento Martedì 31 Ottobre 2017 00:23
 
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