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=CACCIATORI DI MAFIOSI di Andrea Galli= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 25 Giugno 2012 20:08

galliAndrea Galli, "un tipo strano che per raccontare la vita dei barboni dorme con loro nei vagoni abbandonati alla stazione centrale di Milano e per raccontare la vita dei cacciatori di mafiosi passa le notti ad aspettare il passo falso della preda"

 

di Tony Tundo

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Di Andrea Galli avevo apprezzato molti articoli sul Corriere della Sera, mi piaceva - e mi piace - che lui intervisti personaggi notissimi su temi “minori” come ha fatto con Letizia Moratti sull’emergenza abitativa per gli extracomunitari quando l’ex sindaco di Milano arrivò a sentenziare i clandestini di norma delinquono, gli stessi nuovi cittadini milanesi che - Galli denuncia - versano circa 3 miliardi all’INPS e all’INAIL; mi è piaciuto  - e mi piace -  che ami rimettere ordine alle verità manipolate, quei drammi umani fatti merce mediatica come quando ha conversato con Alda Merini: ricordo benissimo l’intervista, il sentimento di conforto, di recuperata fiducia nelle parole dell’illustre poetessa; e che si sia indignato per gli aborti clandestini nell’indifferenza della civile metropoli. Forse un libro-inchiesta in libreria non lo avrei scelto perché anche a me capita di inciampare nel pregiudizio di molta critica, anche togata (lo stesso E. Scalfari - salvo smentirsi con le sue numerose pubblicazioni  - ha parlato di  “sottospecie dello scrittore”), di distinguere fra i giornalisti  i Terzani, gli Hemingway e gli altri, responsabile l’editoria modaiola alla Saviano o alla Vespa di cui francamente non se ne può più. Ma Cacciatori di Mafiosi, Andrea Galli-Rizzoli ed.- maggio 2012-pagg.250 (€12,00), fresco di stampa è arrivato – gentile dono dell’autore -  proprio a casa mia, anzi all’indirizzo della sede salentina di Popoli e Costituzioni (questi gesti alimentano il mio sogno che questa piccola faticosa cosa mia abbia un senso), mi ha scelta e mi ha entusiasmata.

Non sarei in grado di parlarne se fosse soltanto un libro-inchiesta, non ne ho la competenza, ma è - prima - un ottimo prodotto letterario ben lontano, per fortuna,  dalla lezione civile, presuntuosa fino alla saturazione, sul modello di Gomorra e dei testi di Quello che (non) ho. Non c’è accumulo di dati, in questo si riconosce la valenza letteraria del lavoro di Galli: le cinque vicende, legate dallo stesso fil rouge trovare la preda o fallire costi quel che costi, riassumono un’unica storia esemplare, storia di uomini e donne comuni che lasciano un segno forte nella memoria di chi legge. Perché la mafia Galli la fa raccontare - da qui il pregio del suo lavoro, e l’eccezionalità -  da chi fa il mestiere più bello e difficile del mondo, il poliziotto sempre in guerra di posizione. I cacciatori di mafiosi li ha cercati fra Calabria, Campania, Spagna, Sicilia, Albania appostandosi anche lui in attesa, l’appuntamento può saltare, è il lavoro dei poliziotti. Come quello del giornalista, perché a voler cercare a tutti i costi la presenza dell’autore, si direbbe -  forse azzardando - che i suoi cinque protagonisti siano cinque suoi alter ego; non a caso Galli lo raccontano così: un tipo strano che per raccontare la vita dei barboni dorme con loro nei vagoni abbandonati alla stazione centrale di Milano e per raccontare la vita dei cacciatori di mafiosi passa le notti ad aspettare il passo falso della preda . 

La scrittura di Andrea Galli è scevra da narcisismi, nessuna proiezione su sé stesso, a lui interessa soltanto dare visibilità agli eroi col mephisto sul volto (la notorietà non ce l’hanno né la cercano, loro), quelli  che lavorano in squadra armati soprattutto di pazienza: niente cellulari, nessuna distrazione due tre scatolette di tonno l’acqua te la fai bastare; un solo errore può compromettere l’esito del lavoro di tutti. I Catturandi – così chiamano la squadrasono una specie di tribù. Si vince insieme e insieme si perde. Non esistono i superpoliziotti in solitaria che catturano i mafiosi. Son tutte balle. “Mi ci romperò la testa” dice il famosissimo capitano nel grande libro di Sciascia, i poliziotti di Galli aspettano come Bellodi il loro giorno della civetta. Hanno necessariamente nomi di fantasia nel libro, va garantita la protezione. Sono Lupo, comandante del R.O.S.; Catalano, ispettore della Catturandi; Agron Zylyfi, ex-poliziotto albanese; l’agente Marra; Leo, il comandante dei Carabinieri. Andrea Galli è riuscito ad avvicinarli, si è fatto raccontare le strategie investigative, le fasi della cattura di uomini di mafia noti alla cronaca, l’ultima del 10 febbraio 2012. Ciccio Pesce, boss della ‘ndrangheta. Domenico Raccuglia, boss di Cosa Nostra. Zani Caushi, signore della mafia slava. Antonio Iovine, boss dei Casalesi. Gli Aquino-Colucci, clan della ‘ndrangheta. Le storie - è in un’avvertenza in appendice al testo -  sono tutte vere, così naturalmente e perfettamente vere che sembrano orchestrate da un’abilissima regia. Le regole della criminalità insieme alle strategie, ai depistaggi, ai kalashnikov, e alle donne. E già, le donne: quelle devote fino all’ingenuità come Anna, l’adolescente  vivandiera del boss, e Anita la polacca amante del sultano di Rosarno. Ma il ritratto di donna più interessante è quello dell’agente Teresa Marra, ostinata e fiera, e insieme consapevole che se a una donna in Polizia viene affidata un’operazione investigativa, se non è relegata dietro a una scrivania, non è solo perché è capace, ma perché è donna, non crea sospetto, è invisibile: una dote per sottrazione. Cinque uomini delle squadre speciali e dell’Arma dei Carabinieri, la vita modellata sulle abitudini dei ricercati, bisogna essere rapidi ostinati. Le indagini vivono di accelerazioni improvvise e di colossali momenti di stallo, esasperanti […]Bisogna essere come i pescatori. Lasciare moglie e figli a casa […]Può non avvenire nulla. Oppure puoi sentire il pesce che strattona. E torna la domanda: rimango e crepo d’impotenza; vado via e vivo di rimorsi. Scrive molto bene Galli. Flash back, linguaggio asciutto,  periodare spezzato, interrogazioni, esclamazioni, sospensioni, frasi ellittiche del verbo quando ha bisogno di calare chi legge nella tensione dell’azione: intercettazioni pedinamenti cattura. Eppure molte pagine tradiscono la sua vocazione letteraria, una concessione non certo casuale alla bellezza e ai sentimenti più intimi, quando, tolta la mimetica e messo giù il mephisto, il cacciatore si scopre - lo scopri - uomo inerme. Sono le suggestive descrizioni dello splendore della costa albanese, in paradossale e inquietante contrasto con luoghi come il quartiere di Cole colonia del narcotraffico, del mercato di organi, degli aguzzini di prostitute, di organizzatori di combattimenti fra cani, di  fornitori di bazooka, di scafisti: tutto il peggio dell’umanità. E’ l’epilogo tragico di un’indagine, come nel racconto dell’agguato a Ilir Ngresi, un gentiluomo, il più coraggioso, quello capace di beffare i cecchini albanesi, i più abili: era la fine degli anni ’90, c’era la guerra nella ex-Jugoslavia e l’Albania era diventata - si sa - il crocevia di tutti i traffici della criminalità organizzata. La scorta si era dileguata ai primi spari. L’autista, uno dei pochi rimasti onesti in quell’inferno, era stato destinato a un altro incarico. Proprio quel giorno! Lo freddarono sotto casa, sul braccio gli scarabocchi a pennarello rosso del suo bambino. In questo passo, e non solo, si coglie la denuncia della solitudine in cui le Istituzioni abbandonano spesso le Forze dell’ordine, proprio come Ngresi, confinato col pretesto della misura di protezione, come Zylyfi, “condannato” a lasciare la sua Albania senza nessun programma di protezione, nessuna garanzia economica (quelli sono per i pentiti di mafia). Galli lo ha trovato in Spagna dove mantiene sé e la famiglia anche facendo il muratore o l’imbianchino, se occorre. Denuncia sfumata, perché niente deve sottrarre spazio, nel bel libro di Galli, all’abnegazione assoluta dei suoi protagonisti, ai loro sogni di cacciare gli squali, i sogni d’infanzia e quelli, spesso, non si finiscono di pagare. Con Cacciatori di Mafiosi Galli esordisce come ottimo scrittore e io ho capito che è solo una querelle sterile e faziosa quella sugli scrittori-giornalisti.  Ci sono soltanto scrittori cattivi e buoni scrittori. Tutto qui!

Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Ottobre 2012 02:12
 

Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

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Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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