=VENGO DAL MONDO DELLA NON VITA E DEL NON TEMPO. NON TORNO IN ALBANIA MA QUI DOVE VIVO NON SONO IN ITALIA= |
Scritto da Redazione |
Giovedì 25 Agosto 2011 21:26 |
La seconda parte della conversazione con Besnik Sopoti
Besnik Sopoti per Sudcritica “ Il cielo deve essere celeste ma può essere che il cielo sia verde e che gli alberi siano rossi. Perché il disegno è pensiero e il colore, invece, è sentimento. ” a cura di Nicola Sacco _________________ La vita di Besnik Sopoti, snodatasi tra colori e dolori, tra intellettuali vittime di persecuzioni, tra Albania e Italia, nello strazio tra nostalgia dell’arte e ostinata negazione della stessa – aspetto che per certi versi e con modalità differenti, si è manifestato e ha dovuto subire anche qui in Italia, a Modugno – è stata anche attraversata da figure verso le quali egli deve sentire grande riconoscenza. Del padre Mazar s’è già detto, e forse qualcuno ancora avrà da riflettere sulle circostanze che lo hanno portato alla morte. Ma c’è Petro Zheji, “filosofo e linguista, oltre che mio intimo amico – Sopoti lo considera un monumento della cultura e l’ultimo patriota del rinascimento albanese – il quale diceva sempre che il suo desiderio più grande era andare in occidente. Bene, lo ha fatto e, dopo aver vissuto tanti anni negli Stati Uniti, diversamente da me, è riuscito ad avere la cittadinanza americana.” Besnik sembra tenere molto, in questo nostro dialogo, ad incrociare la parabola del suo grande amico, costringendomi a indagare le ragioni più recondite del suo indugiare su Zheji. “Certo, quello che è molto interessante in Petro Zheji è che a un certo punto della sua vita ha deciso di lasciare gli Usa per amore dell’Albania e quindi per tornarvi a sostenere la tesi dell’antichità della lingua albanese. Il suo lavoro è stato sempre in questa direzione: prima della civiltà greca viene quella dei Pelasgi, dai quali gli albanesi discendono e da cui i greci hanno molto attinto (basti pensare che i loro anfiteatri erano addirittura più grandi di quelli greci che noi siamo abituati a conoscere). Dicevo dell’antichità della lingua albanese, Zheji vuole dimostrarne l’antecedenza persino rispetto al sanscrito.” Però continua ad interessarmi di più l’aspetto burocratico che ha reso i percorsi dei due amici così diversi. Per questo pongo a Besnik una domanda retorica: “Tu, invece, qui ti senti straniero?”. “No, mi sento italiano in una città che non è italiana. Io sto a Modugno, non sto in Italia perché l’Italia è altrove. Ma, capisci, può essere italiana una città senza un teatro, senza un museo, senza una libreria, senza un cinema? E la biblioteca …, soprassediamo pure su un catalogo sconfortante e dimmi: si è mai vista una biblioteca senza neanche una targa sull’entrata? Tu sei lì, nel palazzo della cultura, sali al piano superiore e ti ritrovi in questa vaga idea di biblioteca senza neanche un cartello, una dicitura che te la indichi. Questa non è solo indifferenza ma anche mancanza di rispetto verso la cultura.” Potrebbe darsi il caso che non si tratti né di indifferenza né di mancanza di rispetto ma, più semplicemente, di umiltà e consapevolezza di biblioteca inesistente. Questa è solo una mia spiritosaggine, tuttavia, come è evidente, Sopoti continua, e di proposito, a intrecciare i piani: lo storico, il geopolitico, il biografico e il culturale. Soprattutto l’ultimo è il cardine su cui fa ruotare tutte le altre questioni. Come dire che il genere di riguardi che si hanno verso la cultura determina la storia, la provoca e la indirizza. Lo stesso quindi accade in relazione alla politica e ai destini individuali. Dunque la mia impressione, riportata all’inizio di questa conversazione, che non si poteva parlare d’arte senza scivolare in territori non propriamente artistici, adesso prende una forma compiuta. Ho davanti un uomo non banalmente convinto che la cultura sia importante bensì un intellettuale realmente capace di usare la cultura per spiegare le grandi tematiche della vita. A questo punto non resta che immergersi decisamente nell’universo creativo di Sopoti, senza più trattenere anche stolte curiosità. Gli ho chiesto prima se si sentiva più italiano o albanese ed ora invece gli domando se lui è più scrittore o pittore. “Questo lo devono dire gli altri. Ad ogni modo, nell’antica Grecia non c’era distinzione tra filosofia e poesia.” “I tuoi lavori che sorte hanno. Insomma, vendi?” “No, io non vendo. Io compro. Compro l’arte dei grandi maestri ma non faccio commercio. Io vivo per scrivere e dipingere e non il contrario. Non dico questo come pretesto ma come principio di vita. Se tu mi dici «bello quel dipinto, te lo compro per mille euro!», bene, io ti dico di no, tieniti pure i tuoi mille euro. Perché quello che mi interessa davvero non è l’incasso. Preferirei invece un critico qui vicino a me, col quale parlare d’arte e magari svolgere delle riflessioni sul mio lavoro. Dopodiché potrei fare una mostra dove si dice che nessun quadro è in vendita. Questo mi interessa.” “E i tuoi scritti? Non desideri vedere pubblicate le tue poesie?” “Sì, questo sì. Per gli scritti è diverso, perché se io pubblico una raccolta di poesie, con una tiratura di mille copie per esempio, avrò mille lettori. Mentre la pittura è unica: un quadro o è mio o è tuo.” Frattanto, descrivere quello che gli occhi vedono, quello che ci circonda nello stambugio, nella ‘botte’ dell’artista, sarebbe alquanto impervio. Basterà ripetere che ci sono intere pareti sulle quali sono appesi o semplicemente addossati quadri e ancora quadri, dipinti di varia dimensione in quantità non precisabile, un tripudio di colori. Quanto ai generi attraversati da Sopoti, ai suoi soggetti e alla sua ‘’visione’ pittorica, non resta che lasciar parlare lui stesso. “Non sono per la fotopittura ma per una rappresentazione creativa. Per figurazione, in pittura, si intende un tipo di rappresentazione che rimane fedele al modello naturale. Per dissociazione, invece, si ha un tipo di rappresentazione autonoma che si allontana dal modello e che non è imitativa. Io sono per questa concezione della pittura, la quale si manifestò solo dopo l’Impressionismo. Tutta l’arte moderna inizia dall’Impressionismo, percorrendo tra l’altro l’Espressionismo, e se un significato essa veicola è questo: l’arte non è mimetica, non fotografa un modello dato dalla natura. Il colore, per esempio. Il colore è sentimento e non ha niente a che fare, per esempio, col cielo. Il cielo deve essere celeste ma può essere che il cielo sia verde e che gli alberi siano rossi. Come in questa pittura che hai davanti. Perché il disegno è pensiero e il colore, invece, è sentimento.” “È il mondo interiore dell’artista.” “Esatto. Col XX secolo abbiamo una rivoluzione in psicologia con Freud, nella fisica con Einstein, nella musica con Schönberg e con gli artisti espressionisti che ci restituiscono, appunto, il mondo interiore. L’opera smette di essere il frutto dell’impressione del mondo esteriore per diventare il bisogno di esternare ciò che l’artista sente. Il contrario di quanto voleva fare Courbet (la pittura oggettiva). Gli espressionisti vanno dritti alla soggettività. Schopenhauer con Il mondo come volontà e rappresentazione mostra come la filosofia, sin dai primi dell’800, anticipi le tendenze artistiche del ‘900. Il bello, già secondo Kant, non è una qualità dell’oggetto ma consiste in una particolare relazione sentimentale che un soggetto intrattiene con quell’oggetto. Kant, Schopenhauer e Hegel hanno aperto le strade alla pittura moderna. Hegel ha rigorosamente separato, nell’introduzione alle Lezioni di estetica, il valore artistico di un’opera dalla destrezza tecnica, quest’ultima implicata nell’imitazione. Van Gogh è grande non perché sapeva disegnare ma perché lui, con i suoi colori, dava il suo sentire del mondo che aveva attorno. Posso dire che la pura imitazione dell’arte figurativa non si può chiamare arte. Kandinskij dice che nella musica il suono è il suono e così, nella pittura, il colore è colore, e non ha bisogno di alcuna figura. Ascoltiamo Beethoven, Mahler, Rachmaninov, e non abbiamo bisogno di alcuna spiegazione. L’arte mostra, non spiega. La critica poi penserà a dare il giusto valore alle cose. L’opera d’arte non è rispecchio della realtà ma è la realtà di quel rispecchio. Perché la realtà non è il fine bensì il mezzo dell’arte. L’arte comincia dove la realtà finisce. Nei casi eccezionali di Kafka e Munch (rispettivamente con Il Processo e L’urlo) c’è stato il presentimento; essi, nella loro grandezza, hanno cioè presentito che l’umanità andava verso la catastrofe. Infatti, secondo Freud, gli artisti sono i primi ad andare a bere in quelle sorgenti che poi spetta agli scienziati di scoprire. Altro esempio che ha a che vedere con Freud: Edipo di Sofocle – conosci la sua storia, l’assassinio del padre, eccetera – si acceca per tornare nella notte dell’inconscio. Ebbene, Sofocle, duemilaquattrocento anni fa, scopre la psicanalisi. Il figlio che ama la madre e odia il padre per istinto. Freud lo descrive scientificamente con il complesso di Edipo, Sofocle lo fa come drammaturgo. Di Giulio Cesare noi sappiamo tutto, abbiamo saputo tutto dalle innumerevoli biografie che lo riguardano. Ma quando vediamo Giulio Cesare in scena da Shakespeare, abbiamo un moto ed esclamiamo: lui è Giulio Cesare! Questo succede anche perché se sei mosso dalla volontà di comprendere lo spirito del tempo c’è una sola cosa che puoi fare: andare a vedere l’opera d’arte. Da qui, l’importanza dell’Impressionismo, il quale ruppe con la tradizione e con l’accademismo che consideravano le opere d’arte del passato come modelli insuperabili. Le cose non stanno così. Einstein, fisico matematico ma anche violinista, dice che la natura non è creata dalla scienza ma con l’arte. Non è un caso che aggiungesse poi, pressappoco così: « Quando scopro una formula, la scrivo sulla lavagna e se vedo che esteticamente non mi piace la cancello». Allora, possiamo dire con Dostoevskij: “la bellezza salverà il mondo”. E la bellezza è nell’arte, non nella guerra, non in larga parte della politica. I dittatori sono necrofili, gli artisti sono biofili. La creatività è amore per la donna, amore per la vita, amore per il bello. Ecco, infine io vengo dalla necrofilia alla biofilia, dal mondo della non vita e del non tempo al mondo della vita e del tempo. Non torno in Albania.” “Allora l’Albania è morta?” “No, non è morta. Ma per quello che riguarda me, si può tornare indietro nello spazio ma non indietro nel tempo. Non sono un fanatico che in nome della sua patria può uccidere. E nessuna ideologia mi convince.” Parola di Besnik Sopoti, cittadino fantasma di un paese mancato in una patria vagheggiata. Salpato dal buco nero della Storia, la medesima Storia gli ha tenuto in serbo uno scherzo di pessimo gusto: questa bolla asfittica che chiamiamo Modugno.
foto Buttiglione/Sudcritica |
Ultimo aggiornamento Lunedì 10 Ottobre 2011 17:28 |
Sudcritica Flash
==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le difficoltà ma anche le grandi opportunità dei produttori oleari che puntano all'innovazione e alla qualità, in Puglia come a Modugno.Investire nell'olivicoltura significa anche valorizzare il territorio e il tessuto sociale.
Ecco le sfide che affrontiamo noi giovani imprenditori agricoli.
[v.in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.
[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]
Sudcritica Flash
=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=di Tina Luciano.
Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
=DISCUSSIONI=
=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=
Serafino Pulcini/
Mino Magrone
”
_________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[v.anche in Sudcritica Modugno]
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica
[in Sudcritica Modugno]
=POLITICA E CONSENSO=
=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=
”
se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,
bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico
”
di Tina Luciano
__________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=
Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.
=DISCUSSIONI=
=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=
”
Ilquadro
macroeconomico
dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee
”
di Mino Magrone
____________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=Incontro con Dino Banchino.
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=Incontro con Rosa Scardigno
Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.
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=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=
”
Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare
un meccanismo consolidato c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA
=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".
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=I LUOGHI=
=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=
”
Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.
”
di Francesca Di Ciaula
______________
=DISCUSSIONI=
=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=
”
“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.
”
di Nicola Sacco
______________
=DISCUSSIONI=
=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=
”
Una modesta
frazione
di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa
”
di Mino Magrone
______________
=DISCUSSIONI=
=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=
”
Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.
”
di Francesca Di Ciaula
____________________
=DISCUSSIONI=
=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=
”
L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente
”
di Mino Magrone
_______________
Sudcritica Modugno
=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]=DISCUSSIONI=
=“La grande bellezza”?=
”
Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.
”
di Pippo De Liso
_______________
=DISCUSSIONI=
=JOBS ACT, LAVORO
SENZA DIRITTI
E SENZA DIFESE=
”
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio
”
di Pippo De Liso
_______________
[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
=Per far ripartire l'Italia
non serve stravolgere
la Costituzione=
”
Proposta, da parte di un attivista
di Italia Giusta, di una piccola
guida pratica, aperta a suggerimenti,
per orientarsi tra i temi
di stretta attualità politica
”
di Nicola Sacco
_______________
[ Leggi tutto]
Sudcritica Modugno
=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it
=DISCUSSIONI=
L’arroganza
della Rai
”
In nessun altro
Paese europeo
si assiste al pagamento
di un canone obbligatorio
a fronte di una pubblicità
invadente e accentratrice
”
di Pippo De Liso
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[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
Il documento
alternativo
"Il sindacato
è un'altra cosa"
per il XVII Congresso
della Cgil
di Pippo De Liso
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[ Leggi tutto]
=DISCUSSIONI=
Una sinistra
nata piccolo-borghese
di Franco Schettini
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“a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico”
Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.
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Contro la violenza sulle donne
MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITACasacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.
DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE
IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZADon Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.
cronache dall'interno
=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.
Riprese e post produzione di Alberto Covella
Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it
Commenti
ciao n.s.