=LA POLITICA DELLE LOCUSTE= Stampa
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Scritto da Redazione   
Martedì 06 Gennaio 2015 19:39

locuste-madagascar

se si vuole tentare un recupero
delle regole che tutelino tutti,
bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

 

 

di  Tina Luciano

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Il risultato e il consenso

Il degrado della politica si misura negli effetti concreti che ciascuna scelta e ciascuna decisione producono nella nostra vita quotidiana.

Un esempio eclatante di questi giorni riguarda l'assenteismo registrato durante le festività in un'azienda municipalizzata barese, ma non solo. All'improvviso, si scopre che troppi mezzi sono rimasti fermi, che il servizio non ha funzionato e, ovviamente, la colpa viene attribuita al manager, dimenticando che spesso e per ragioni elettorali, il raggiungimento dei risultati viene sacrificato sull'altare del "consenso".

La coincidenza degli opposti

Su questo punto occorre dire subito e chiaramente che siamo arrivati ad un cortocircuito nel quale, da un lato, chi aspira ad una carica politica importante è diventato un raccatta-voti purchessia, e, dall'altro, la ricerca disperata del consenso mette insieme l'etica e la sua negazione, lo Stato e l'anti-Stato, l'efficienza e il parassitismo, tutti mescolati insieme in un'improbabile coincidentia oppositorum che ci ha portati al disastro.

Quando si evoca la qualità di buon padre di famiglia in un amministratore si dimentica di dire che è tale soprattutto colui che non accarezza e non asseconda i vizi e le inclinazioni negative dei suoi figli.

Invece assistiamo a dichiarazioni davvero impressionanti perché sono la misura di una presa di distanza da se stessi che ha del drammatico.

 

Mercato delle primarie

Poniamo che a gestire un'azienda municipalizzata vi sia un manager che, nonostante lo spoil sistem, sia bravo e capace e che ilprimarie manager cominci ad essere intransigente: si arrivi al lavoro in orario, si sia produttivi sul posto di lavoro, non ci si assenti per dubbie malattie, ecc. ecc.

Quanto potrebbe durare una gestione siffatta, specialmente se all'orizzonte si profilano un paio di campagne elettorali importanti?

Efficienza e consenso sono due rette parallele se si ritiene che il consenso non debba basarsi sulla chiarezza di valori ed obiettivi ma su una grande mistificazione.

D'altra parte, le primarie - quando si fanno - sono questo: si segmenta l'elettorato come se fosse il mercato per un prodotto, si scelgono degli influenzatori del consenso che incarnino ciascun segmento, ciascuno stile di vita e si pattuisce in partenza che si dovrà votare chi esce vincente da questa tenzone, con il risultato paradossale che un animalista si ritrovi a dover votare il presidente dell'associazione nazionale dei cacciatori.

 

Scontentare qualcuno, tutelare i diritti di tutti

Questo sistema è malato e noi diamo per scontato che debba andare così, che il consenso non vada d'accordo con la chiarezza, la pulizia della linea, il rifiuto di compromessi che neghino in radice l'essenza della linea politica.

flexsecurityPer questa ragione, i panegirici di questi giorni sull'inefficienza del lavoro pubblico sono inaccoglibili e poco autorevoli: mirano sicuramente a costruire le basi di un consenso diverso, in cui la politica abbia un potere di ricatto maggiore nei confronti dei cittadini. La precarizzazione del lavoro altro non è se non la distruzione dell'articolo cardine della nostra Costituzione: la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro; la dignità umana è garantita proprio dal bastare a se stessi attraverso il lavoro, evitando genuflessioni di qualunque tipo nei confronti del potente di turno.

Allo stesso tempo, occorre avere ben chiaro che la linea politica marca chiaramente un solco, marca una differenza e che, se si vuole tentare un recupero delle regole che tutelino tutti, bisognerà scontentare i gruppetti di interesse che si concentrano come locuste intorno al patrimonio pubblico, inteso nell'accezione più ampia del termine.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Gennaio 2015 13:08
 
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