OPERAZIONE BANKITALIA, COL 'TESORO' DELLO STATO ITALIANO SI FINANZIANO LE BANCHE Stampa
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Scritto da Redazione   
Domenica 09 Marzo 2014 20:22

riserve auree bankitaliaI sospetti dell’Ue: tramite la rivalutazione delle quote di Via Nazionale, con il passaggio di risorse da riserva a capitale di Bankitalia, si permette alle banche socie un rafforzamento ingiustificato del loro patrimonio

 

di Mino Magrone

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E’ difficile pensare di realizzare il fatto che un titolo, per esempio un titolo obbligazionario, che dà diritto a un interesse, possa trasformarsi miracolosamente in un’azione che frutta, è noto, un dividendo e la partecipazione al patrimonio societario.

Ebbene, ciò è avvenuto in Italia a beneficio delle banche nostrane. A discapito però dello Stato italiano e degli italiani che si vedono sfilare via le riserve di Bankitalia.

Le riserve della Banca d’Italia sono patrimonio dello Stato e dei cittadini italiani i quali non possono consentire che i lingotti d’oro (labankitalia riserva aurea) e le divise estere (la riserva valutaria) siano trasformati e quindi calamitati, direttamente per legge, nel capitale di Bankitalia e di conseguenza, per metamorfosi miracolosa, tramutate in quote azionarie delle banche private italiane socie di Bankitalia.

Tutto ciò ha fatto rizzare i capelli in testa al commissario europeo Joaquin Almunia il quale sospetta un’operazione non legittima di aiuto di Stato alle banche private italiane.

Insomma, il passaggio delle “riserve” nel capitale di Bankitalia lo ha rivalutato. Le azioni rappresentative del capitale aumentato non sono andate in proprietà del Tesoro italiano, ma sono state distribuite alle banche private italiane in quanto socie di Bankitalia. Prima di questa operazione, e statutariamente l’azione, il titolo azionario di Bankitalia, garantiva alla banca privata detentrice la riscossione della sola somma relativa ai “frutti” prodotti dalle riserve. Ora si è tramutata in un titolo che incorpora il diritto di partecipazione al patrimonio di Bankitalia che allo scopo è stato rivalutato con la capitalizzazione delle riserve. Per queste ragioni si è detto che è come se per metamorfosi misteriosa un titolo obbligazionario si fosse trasformato in titolo azionario.

Almunia è sul chi vive e già ha chiesto chiarimenti all’Italia. Ma che la spericolata operazione almeno serva ad allargare il credito alle imprese e non soltanto al portafoglio azionario delle solite nostre banche! Il loquace Renzi su tutto ciò è in religioso silenzio.

ignazio visco e matteo renziSa Renzi, almeno gli hanno detto che fino ad oggi le riserve della Banca d’Italia sono state a garanzia della stabilità finanziaria del nostro Paese e dell’intera Ue?

Su questi argomenti bisognerà ritornare quando le scarse indiscrezioni trapelate saranno sostituite da informazioni dettagliate.

Ora resta il convincimento che senza il nulla osta delle banche non si governa; devono essere amiche e si deve amare la crescita del loro patrimonio; altrimenti le sbandierate riforme, tra l’altro da loro gradite, non si faranno mai.

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