=IL CONCORSONE PER I DOCENTI. L'ECATOMBE DEI 320.000= Stampa
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Scritto da Redazione   
Mercoledì 06 Febbraio 2013 00:12

 

MARATONAMigliaia e migliaia di persone sono state falcidiate in prima battuta impietosamente da una batteria di quiz (di logica, informatica, lingua e comprensione del testo) improponibile per laureati, molti dei quali hanno frequentato corsi di perfezionamento, master e quant’altro. Possibile che tante persone, con esperienze scolastiche alle spalle, erano deficitari oppure il concorso è stato studiato apposta per operare la massima scrematura consentita e agevolare solo quei pochi che, per classi di concorso affini ai quiz in oggetto, potevano disinvoltamente rispondere alle domande nel breve tempo messo a disposizione?

di Giuseppe De Liso

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E’ in itinere il concorsone per 11542 docenti bandito in Italia dal ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo. E’ in itinere per chi è ancora in corsa e dovrà affrontare in tempi risicatissimi, dopo aver superato una prova di preselezionea configurazione europea”, la prova scritta, consistente in una serie di quesiti a risposta aperta, la prova orale, dove si valuterà la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle TIC, le nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione (in pratica una lezione simulata più un colloquio di approfondimento).

Sono stati più di 320 mila giovani e meno giovani a tentare l’assalto al fortino del numero di posti di cui sopra, numero che sarà ‘spalmato’ negli anni 2013-2015 (il concorso garantirà la copertura di 7351 posti per l’anno scolastico 2013 -2014 e 4191 per l’anno scolastico 2014-2015). Queste migliaia e migliaia di persone sono state falcidiate in prima battuta impietosamente da una batteria di quiz (di logica, informatica, lingua e comprensione del testo) improponibile per laureati, molti dei quali hanno frequentato corsi di perfezionamento, master e quant’altro. Possibile che tante persone, con esperienze scolastiche alle spalle, erano deficitari oppure il concorso è stato studiato apposta per operare la massima scrematura consentita e agevolare solo quei pochi che, per classi di concorso affini ai quiz in oggetto, potevano disinvoltamente rispondere alle domande nel breve tempo messo a disposizione? Dunque, le competenze che contano sono solo quelle inerenti la logica, la matematica e l’informatica e le altre possono essere gettate tranquillamente in mare? E questa lezione di tecnicismo e di scientificità a tutti i costi deve proprio provenire da un governo qual è quello attuale che professa ex cathedra e di criteri scientifici capisce poco o nulla? (Cfr. articolo di Vittorio Delfino Pesce su Sudcritica.it)

Per non parlare della marea di precari con fior di concorsi pubblici già superati, con un piede già nella scuola, che si son visti surclassare da altri ed azzerare i titoli conseguiti in precedenza. In un’Italia in cui la disoccupazione dilaga, in cui piccoli imprenditori cinesi, compatti e organizzati, sono arrivati ad assumere full time italiani come interpreti, per 350 miserabili euro al mese, può succedere anche questo. Allora avevano ragione da vendere gli slogan dei cortei che si sono susseguiti nei mesi passati. Uno recitava: “Non siamo noi precari che facciamo la muffa, è il tuo concorso che è una truffa. No al concorso, no al quizzone, abbiamo diritto all’assunzione”. Un cartello ritraeva eloquentemente il viso del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il titolo del romanzo di Jean Paul Sartre “La nausea”.

Ma analizziamo con calma le ‘palate’ che sono state sbattute sui visi di molti poveri mortali. Della prova preselettiva abbiamo già parlato. Soffermiamoci adesso sui vincoli capestro del concorso per docenti. Chi sostiene e supera tutte le prove, scritte ed orali, non consegue l’abilitazione alla professione. L’abilitazione alla professione verrà riconosciuta solo a chi, non ancora abilitato, otterrà l’immissione in ruolo alla conclusione del concorso. A questo punto, ragiona il sindacato scolastico Anief, che nella scuola ne ha viste di tutti i colori: da sempre il concorso abilita all’insegnamento all’atto del superamento del concorso; chiaramente l’obiettivo del Ministero è di non creare ulteriori abilitati e non dover quindi fronteggiare una legione di precariato che s’ingrossa sempre più. Possiamo aggiungere: in Italia ogni categoria professionale ha criteri precisi per l’abilitazione alla professione; ci sono poi professionisti che sono super stimati e valutati (Cfr. gli alti ufficiali delle Armi, per esempio); perché i docenti devono sempre essere considerati l’ultima ruota del carro? Un’altra palata? Eccola: i laureati “freschi”, quelli più pieni di energie, più motivati, più aggiornati, insomma quella nutrita schiera di giovani, non più tanto giovani, che sono usciti con un titolo dalle Università italiane dal 2001 al 2012, non possono partecipare all’attuale concorso. Proprio una beffa in piena regola.

Ma non è finita, ci sono anche le chicche, le mandorline amare da mandar giù. Noi, sporchi umanisti, ne abbiamo trovate alcune, ma gli esponenti di altre classi di concorso possono scavettare a piacere, sicuri di non ritrovarsi a mani vuote. La classe di concorso “Storia dell’arte” non è più accessibile da parte dei laureati in Filosofia. Il messaggio del Ministero è questo, in linea peraltro con lo scempio di conoscenza e cultura operato dall’asse Gelmini-Berlusconi tempo addietro: occorrono pratiche, prove tecniche, sperimentazioni creative con materiali misurabili, il padroneggiamento dei filoni artistici e delle tradizioni storiche vale meno di zero.

Dulcis in fundo: una mente filosofica di prima grandezza come Giordano Bruno non compare affatto nel programma di studio di Filosofia moderna. Trattasi di una svista, di un’influenza del fu giornalista Indro Montanelli che aveva in uggia la complessità dialettica e criptica del grande filosofo rinascimentale? Oppure è stata l’amicizia fra il presidente del Consiglio Monti e il Vaticano a purgare le tappe del cammino filosofico?

Tante domande per questo concorso, una sola risposta.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Febbraio 2013 00:53
 
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