=LA LISTA MIA. Si comincia cosi'= Stampa
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Scritto da Redazione   
Venerdì 04 Gennaio 2013 18:03

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C’è una lista per le prossime elezioni politiche che si chiama “Rivoluzione civile” e che sostiene “Antonio Ingroia premier”.

Dal 2001 in Italia ha avuto il suo sinistro avvio la moda dei partiti ad personam. Si è arrivati a vedersi consegnare nelle cabine elettorali la scheda con simboli del tipo “Berlusconi presidente”, “Rutelli presidente” e così via, tutto e dolosamente in violazione delle regole costituzionali.

In questa ultima fase della politica italiana si è assistito, invece, ad un rapido cambiamento di rotta: no ai partiti “personali”, “no ai partiti padronali”. Finanche Berlusconi ha capito (per quanto per necessità sua) che non è più tempo di  figure autocelebrantisi come “carismatiche”; marcia indietro di tutti, finanche di Di Pietro, il padre padrone per eccellenza del suo partito ormai in via di estinzione e pronto a mimetizzarsi sotto altre bandiere ed altri simboli.

E’ stupefacente la constatazione dell’iniziativa di Ingroia che si fa un simbolo occupato dal suo cognome.

E non solo: Ingroia si definisce “candidato premier” insistendo così in una doppia violazione della Costituzione. La prima: il Presidente del consiglio non è eletto dal popolo ma è individuato e designato dal Presidente della Repubblica; la seconda: in Italia non esiste ancora la figura del “premier” (che allude ad un capo del governo con poteri imparagonabili con quelli previste per il presidente del consiglio dalla nostra Costituzione) bensì quella del Presidente del Consiglio il quale, come è noto, “dirige e coordina l’attività del Governo” ma non è collocato in una posizione gerarchica superiore a quella dei componenti il governo.

Su questi temi, anche e soprattutto su questi temi, si va sgretolando la nostra Carta Costituzionale. E’ sorprendente e insopportabile che chi si dichiara “partigiano della Costituzione” calpesti la Costituzione con tanta spavalderia e dia una mano alla china presidenzialistica che va sconvolgendo ormai da molti anni l’assetto costituzionale dell’Italia.

Questioni marginali, si obietta. E non è così: gli “uomini della Provvidenza” hanno dato il peggio di sé nella storia e in quella italiana in particolare. Non è consigliabile far finta di non sapere e di non capire.

Stabiliamo un punto fermo: chi fa questo, sa e capisce;  e tuttavia, per quanto grottescamente, osa. Si comincia così…

Sudcdritica

Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Gennaio 2013 22:23
 
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