=AL MICROSCOPIO la crisi giocosa e il sindaco intermediario= |
Scritto da Redazione |
Domenica 11 Settembre 2011 19:14 |
di Giovanni Buttiglione
la piazza dei miracoli a Pisa
1. La crisi giocosa Concesso che sia legittima la pretesa dei cittadini italiani di “spendere” i propri denari come più pare loro, credo che il senso della crisi e del debito pubblico dell’Italia non può essere spiegato diversamente se non con la “fotografia”che segue:
“ Corriere della Sera Scommesse & Lotterie (c.r.) ROMA - Oltre 167 milioni di euro al giorno. E' quanto spendono gli italiani ogni 24 ore per il gioco. Il dato è relativo ai primi cinque mesi del 2010, considerando che da gennaio a maggio la raccolta complessiva del comparto giochi ha sfiorato i 25,3 miliardi di euro. Gli apparecchi da intrattenimento, fa sapere Agipronews, sono primi in classifica, con incassi giornalieri medi per oltre 84 milioni, su un totale di 12,7 miliardi già raccolti. A pieno regime anche i Gratta e Vinci, con 27 milioni grattati ogni giorno, così come le scommesse sportive, con 13,6 milioni puntati ogni 24 ore, seguite dal Lotto (13,3 milioni). In forte crescita anche gli skill games (sostanzialmente il poker on line), con una raccolta di 9,3 milioni al giorno, seguiti dal SuperEnalotto che viaggia su una media di 7,2 milioni, mentre il bingo si attesta a 5,3 milioni. Subito dietro l'ippica, con 5,2 milioni al giorno. Il Win for Life, che ha debuttato nel settembre dello scorso anno, si attesta sui 2 milioni di euro al giorno, superando i risultati ottenuti da Totocalcio, Totogol, Il9 e Big Match insieme, che non vanno oltre i 300 mila euro giornalieri. Volano skill games e apparecchi da intrattenimento, scendono Lotto e Ippica. E' la fotografia che emerge dal confronto della raccolta dei giochi pubblici tra i primi cinque mesi del 2009 e l'analogo periodo del 2010. Gli incassi medi giornalieri, fa sapere Agipronews, sono cresciuti di oltre il 15%, passando da 145,3 a 167,3 milioni di euro. A livello di singoli giochi il balzo più significativo in termini percentuali è stato registrato dagli skill games, con un +63,1%, ma a livello assoluto sono gli apparecchi da intrattenimento ad aver ottenuto la raccolta maggiore, oltre 18 milioni di euro in più al giorno rispetto allo scorso anno, una crescita del 27,8%. Notevole anche la performance del bingo, con un +29,2%. Segno meno invece per il Lotto, calato del 14,7%, per l'ippica, con un -13,3%, ma soprattutto per i concorsi pronostici (-40%). In lieve discesa rispetto al 2009 anche i gratta e vinci (-3,5%). Il jackpot ad alta quota aiuta invece il SuperEnalotto, che chiude i primi cinque mesi del 2010 con un +5,8%, mentre le scommesse sportive, che non includono la raccolta dei mondiali (secondo i primi dati si attesta oltre i 20 milioni giornalieri) in Sudafrica, segnano un +2,2%. (fonte: Agipronews) Pubblicato il 21 giugno 2010 ” A tutto questo permettetemi di aggiungere la classica ciliegina sulla torta, quella di un popolo (tutto) che coi suoi soldi, quelli privati, spende circa 60 miliardi di euro l’anno per “giocare” come se fossimo nel migliore dei mondi possibili di Voltaire nel “ludico” atteggiamento di chi da 8un lato è felice, dall’altro vuole che lo stato, l’ente pubblico, metta a disposizione dei cittadini i fondi (da reperire attraverso tasse pagate soprattutto dai lavoratori dipendenti) per i trasporti, la sanità, la scuola, il welfare, gli asili, i precari, i disoccupati, la giustizia, la ricerca, l’ambiente, il turismo e altro ancora, che i cittadini non vogliono pagare altrimenti non avrebbero i soldi per “giocare”.
2. Il sindaco intermediario Un mio cognato (sempre quello), che conosce personalmente gli intermediari fra i santi e i comuni mortali, in occasione della messa serale nella chiesa di S. Nicola delle ore 19,00 di sabato sera 10 settembre scorso, al termine della funzione, insieme ad una improvvisata delegazione capeggiata da Calia impresario di pompe funebri, ha colto l’occasione per presentare un’istanza, direttamente ad uno di tali intermediari, precisamente al sindaco Gatti presente in chiesa, sua casa “d’elezione”. Invitato a dare udienza nel retrobottega della chiesa, ovvero nella piccola sacrestia, al sindaco sono giunte dapprima le lamentele dei fedeli per il mancato sostegno del comune necessario a finanziare l’annuale gita relativa al “pellegrinaggio” in quel di Tolentino gemellato con Modugno attraverso il San Nicola dell’omonimo paesino. Indignata, la delegazione ha fatto notare al sindaco come dopo tantissimi anni di tale consuetudinaria disponibilità del comune, quest’anno per la prima volta i fedeli sono stati costretti a pagare di tasca loro la gita interrompendo così una collaudata tradizione. Rammaricati e smarriti, hanno manifestato il timore che tutto questo dispiaccia ai santi ravvisando il pericolo di una defezione dei suoi fedeli. Il sindaco, ligio al proprio mandato e nel solco tracciato dal coraggio delle scelte del PD, ha fatto notare quanto a lui dispiaccia che a pagare la gita siano stati i fedeli coi loro soldi, essendo vuote le casse comunali, ma ha subito tranquillizzata la delegazione impegnandosi a ridare lustro alla consuetudine di sostenere le spese per la gita a San Nicola da Tolentino. Ha detto che entro l’anno prossimo troverà la tassa giusta per incrementare un fondo a sostegno delle iniziative dei fedeli più ortodossi nel volenteroso proposito di recarsi a Tolentino a ringraziare personalmente il santo per la bontà che suscita nei cittadini modugnesi che si fanno tassare per un’opera tanto misericordiosa come una gita. Un mio cognato (sempre quello) gongolava mentre mi raccontava il buon fine dell’azione diplomatica esperita dalla delegazione di fedeli che vanno in gita coi soldi delle tasse dei modugnesi. Grande Mimmo Gatti, è un amico, ha concluso mio cognato (sempre quello)!
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Settembre 2011 07:37 |