=LA REPUBBLICA NEGOZIABILE= |
Scritto da Redazione |
Domenica 19 Agosto 2012 12:32 |
Ilva e le sue sorelle
Aldo Moro fu lasciato massacrare perché lo Stato non poteva “trattare” con le Brigate rosse. Per il democristiano campano Cirillo si trattò perché mafia e terrorismo potevano farlo fuori. Trattative ce ne sono state a decine per liberare ostaggi in Italia e all’estero. Il Ministro Passera fa un appello alla Magistratura perché si accordi con l’Ilva e con Governo su una “soluzione condivisa” della tragedia di Taranto. Il Procuratore generale di Taranto si avventura in dichiarazioni di guerra: abbiamo vinto noi, la magistratura; ora si tratti sui rimedi al disastro di Taranto. La Procura di Palermo si arrabbia perché un Governo trattò con la mafia; il Governo e lo stesso Presidente della Repubblica si arrabbiano con la Procura di Palermo che fa politica.
Che cosa sta diventando, questa nostra Repubblica: il luogo della trattativa continua, dell’accordo sottobanco: tutto è “negoziabile”, tutto è dicibile e ritrattabile? La stessa divisione dei poteri e la stessa obbligatorietà dell’azione penale sono sempre meno sopportati. Dove si vuole andare a parare? Noi pensiamo: al superamento della democrazia costituzionale. Tutti i poteri uniti, nella prospettiva indecente del comando unico, Ilva compresa e le sue sorelle. [nm]
Sudcritica |
Ultimo aggiornamento Domenica 19 Agosto 2012 22:43 |